Il sereno dopo la bufera per il Capitano. Francesco Totti potrebbe partire titolare nella sfida di campionato tra Empoli e Roma, in programma per sabato 27 febbraio alle ore 18. Il numero 10 giallorosso, nell’occhio del ciclone nei giorni scorsi a causa di una polemica con il tecnico Luciano Spalletti, sta per avere dunque l’occasione di rilanciarsi e ritagliarsi uno spazio, sulla soglia dei 40 anni, nella Roma del presente e del futuro.

Totti dovrebbe agire alle spalle dell’unica punta Dzeko, un tandem che Spalletti ha confessato di voler schierare spesso ma di non aver mai avuto la reale possibilità di farlo. Uno tra Perotti, Salah ed El Shaarawy (il più probabile) potrebbe di conseguenza accomodarsi in panchina e far spazio al “Pupone”, subentrando poi a partita in corso. In alternativa Totti potrebbe giocare nel secondo tempo. La decisione, ancora comunque non confermata, di mandare in campo Totti contro l’Empoli è data anche dalla grande emergenza degli stessi toscani, che tra pochi giorni ospiteranno al “Castellani” i giallorossi privi di Tonelli (vecchio pallino del ds romanista Sabatini), Saponara, Croce e Costa. Osservati speciali nelle fila biancoblu, i romanisti in prestito Skorupski e Paredes. Occasione immancabile per la Roma di infilare la sesta vittoria consecutiva in campionato e tentare l’aggancio alla Fiorentina terza in classifica, impegnata nel duro big match contro il Napoli.

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LAMELA

E mentre la squadra si prepara alla trasferta di Empoli, l’ex giallorosso Erik Lamela potrebbe tornare alla Roma: secondo quanto riportato dal portale fichajes.com, il talentuoso attaccante argentino farebbe volentieri dietrofront a Trigoria dal Tottenham (in cui gioca dal 2013, dopo due bei anni nella capitale, e ha segnato 5 gol in poco più di 60 presenze). Due le condizioni per il suo ritorno: una cospicua offerta economica da presentare agli Spurs, che nel 2013 lo pagarono oltre 30 milioni più bonus, e la cessione di Pjanic; per il centrocampista bosniaco è sempre vivo l’interesse del Paris Saint-Germain e dei top club inglesi (Manchester United e Arsenal) e spagnoli (Barcellona e Real Madrid).