Ha stupito tutti al festival di Sanremo con la sbalorditiva esecuzione della sua “Following a bird“. E sta per andare in tour in tutta Italia per promuovere l’album d’esordio “The 12th room“. E dimostrare che con la sola forza di volontà si può fare qualsiasi cosa, anche contro i mali più brutti della vita.
Ezio Bosso, il talentuoso pianista malato di Sla che ha commosso gli spettatori del 66° festival della canzone italiana, sarà in concerto a Roma il 12 aprile, all’Auditorium Parco della Musica (sala Sinopoli), nella seconda tappa del suo giro d’Italia.
IL TOUR – Ecco tutte le date confermate del tour italiano di Ezio Bosso: l’8 aprile all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari, il 12 aprile all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il 14 aprile al Teatro Ermete Novelli di Rimini, il 16 aprile al Teatro Ristori di Verona, il 19 aprile al Teatro Puccini di Firenze e il 22 aprile al Teatro Toniolo di Mestre (Ve).
CHI E’ – Ezio Bosso è un pianista, compositore e direttore d’orchestra nato a Torino. Ha studiato Composizione e Direzione d’Orchestra all’Accademia di Vienna arrivando a dirigere alcune delle più importanti orchestre internazionali come la London Symphony Orchestra, The London Strings, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino e l’Orchestra dell’Accademia della Scala. Ha composto musica classica, colonne sonore per il cinema (per “Io non ho paura” di Salvatores, per “Rosso come il cielo” di Bortone), per il teatro (per registi come James Thierrèe) e la danza (per coreografi come Rafael Bonchela) fino a scrivere sperimentazioni con i ritmi contemporanei. Dal 2011 Ezio Bosso convive con una malattia neurodegenerativa progressiva. Si esibisce con il suo “amico” Pianoforte Gran coda Steinway & Son della collezione Bussotti – Fabbrini, appositamente preparato sulle specifiche del Maestro da Piero Azzola, e utilizza uno sgabello versatile e di supporto, chiamato “12” e nato dalla collaborazione con l’architetto Simone Gheduzzi di Diverse Righe Studio.
LA MALATTIA – La sclerosi laterale amiotrofica è una rara malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i neuroni motori, responsabili del controllo dei movimenti e che porta alla progressiva paralisi della muscolatura, all’atrofia muscolare, alla paralisi e, infine, alla morte. Al momento non esiste una cura e soltanto il 10% delle persone affette da Sla sopravvive più di 10 anni.
THE 12th ROOM – In tour Ezio Bosso eseguirà i brani del suo album d’esordio “The 12th Room”, disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e sulle principali piattaforme streaming. Registrato quasi interamente live a settembre 2015, durante i concerti al Teatro Sociale di Gualtieri (Reggio Emilia), “The 12th Room” è un concept album composto da due cd: un primo disco con quattro brani inediti e sette di repertorio pianistico, ognuno dei quali vuole rappresentare metaforicamente le fasi che attraversiamo nella vita, e un secondo disco contenente la Sonata No. 1 in Sol Minore che simboleggia la dodicesima stanza. «’The 12th Room’ – racconta Ezio Bosso – è un doppio album, o forse sono due storie e una sola allo stesso tempo. Il primo disco (di 56 minuti) è composto da dodici brani, tra cui quattro inediti e sette di repertorio pianistico. Più un brano così inedito da non essere nemmeno mai stato eseguito dal vivo. Il secondo contiene invece la Sonata No. 1 in Sol Minore, che pur senza interruzioni è composta da tre movimenti, ed è della durata di circa 45 minuti. I due dischi sono anche esattamente la scaletta del mio ultimo concerto in piano solo registrato quasi live e con pubblico in sala al Teatro Sociale di Gualtieri tra il primo e il quattro settembre 2015».
«I brani, come sempre nelle mie scelte, rappresentano – svela – un piccolo percorso meta-narrativo. Quelli di repertorio rivelano anche da dove provengo, dove si trovano le radici della musica che scrivo. Rivelano i due musicisti che convivono in me: il compositore e l’interprete. Soprattutto sono storie di stanze. Stanze a cui appartengo, o che appartengono alla mia esperienza o semplicemente che appartengono alla storia delle stanze stesse. Alcuni brani mi hanno aiutato a tornare a suonare, ad uscire dalla “stanza”, con cui ricomincio a studiare. Altri sono brani dedicati da altri compositori a storie di stanze. Mi sono reso conto che in fondo anch’io ho scritto su stanze in passato, e non ci avevo mai fatto caso. Il primo disco rappresenta per me la preparazione alla Sonata, come fossero porte collegate che ci guidano da una stanza all’altra. Ma alla fine, come sempre, è quella storia che non puoi raccontare. Forse seguendola vi riconoscerete o vedrete che tipo di storia era. Perché per me, se racconti una storia la cambi ed è anche per questo che esiste la musica. Per farcele vivere le storie. Io posso solo provare a darvi gli elementi, gli strumenti e aiutarvi un po’ a farlo. E se la regola dice che non si svela mai la fine di un libro o di un film, non si dice mai l’ultimo accordo di un brano».
«Ogni suono che sentirete – conclude – è prodotto interamente dal pianoforte e le dinamiche sono state mantenute rispettando l’esecuzione. La postproduzione è stata minima e basata sul concetto di far avere all’ascoltatore l’esperienza di sentirsi quasi dentro il pianoforte, come fosse il pianoforte stesso una stanza in cui entrare».
Location: Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli
Data: martedì 12 aprile 2016
Orario: 21.00
Prezzo: Clicca qui per disponibilità in tempo reale e acquisto biglietti online
Indirizzo: viale Pietro de Coubertin 30, Roma
Info: Facebook Ezio Bosso – auditorium.com