Che fine ha fatto Edin Dzeko? Se lo stanno chiedendo in molti negli ultimi giorni. Eppure la storia d’amore con la Roma era iniziata quest’estate con una bella accoglienza, grandi aspettative e tante speranze di una stagione di rinascita per tutti. Il gol vittoria alla Juventus nella seconda giornata di campionato (1-0 firmato Pjanic, poi il 2-0 di Dzeko e la rete nel finale di Dybala) ha fatto sognare i tifosi, che speravano di poter trovare in lui un nuovo idolo.
I SUOI NUMERI – Quel gol, poi due rigori e nient’altro. Tre reti in tutto il girone di andata, tante occasioni sfumate, e bisogna dirlo ci si aspettava sicuramente molto di più in Serie A da un giocatore come lui. Battute e vignette che lo deridono a parte, Dzeko ha bisogno di ritrovare stimoli e soprattutto gol. Ora dopo Garcia ci proverà Spalletti a rilanciarlo, inutile dire che con una Juventus in questa forma la gara di domenica sarà molto delicata (si gioca alle 20.45 allo Juventus Stadium), ma offrirà anche ai giocatori della Roma la possibilità di riscattarsi. La Juve ha infilato una serie di 10 vittorie consecutive, scalando la classifica: ora è a +7 sulla Roma e seconda solo dietro al Napoli, e tanto per dirne una non perde dal ko con il Sassuolo del 28 ottobre (1-0).
LA MALEDIZIONE – Tuttomercatoweb ripropone un percorso terribile per la Roma: la maledizione del centravanti da quando Vincenzo Montella ha dato l’addio ai giallorossi. Risale infatti alla stagione 2004-2005 con 21 reti di Montella l’ultima annata doc di un attaccante della Roma. Quelli che sono venuti dopo non sono mai stati all’altezza, basta citare Borriello, Osvaldo, Destro e Doumbia (mai nessuno in grado di superare le 20 reti). E meno male che c’è sempre stato Totti a mettere una “pezza”.
Il bosniaco, classe ’86, è arrivato a Roma con un curriculum niente male: capitano e miglior realizzatore di tutti i tempi della sua Nazionale con 45 reti segnate e solo per citare gli ultimi club con il Wolfsburg 142 presenze e 85 reti dal 2007 al gennaio 2011, e con il Manchester City fino al trasferimento alla Roma 189 presenze e 72 reti.
Serve un miracolo? È probabile, lui intanto si augura di segnare presto, sperando che così si sblocchi del tutto.
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