Riconvertire i fondi Cipe per la Roma-Latina impiegandoli, a valle di un tavolo col ministero per le Infrastrutture, per la messa in sicurezza della Pontina e la realizzazione di una metro di superficie. Lo hanno chiesto in aula i consiglieri regionali del M5S presentando un ordine del giorno al bilancio che però è stato respinto dall’aula grazie ai voti favorevoli del Pd e del centrodestra.
IL VOTO – Dopo il clamoroso dietrofront del Governo e il rifinanziamento dell’opera tanto contestata da comitati, associazioni e aziende agricole fallisce dunque il tentativo di opposizione alla Pisana della Roma-Latina e Cisterna Valmontone. Un voto che ha rispecchiato le diverse anime del Consiglio regionale e che ha tormentato la stessa maggioranza, dove Sel si è espressa a favore del documento grillino mentre Gianluca Quadrana della lista civica Zingaretti si è astenuto. Soddisfatto il capogruppo di Forza Italia, Antonello Aurigemma, uno dei più attivi sostenitori dell’infrastruttura.
«Un’arteria importantissima – si legge in una nota di Aurigemma – sia in termini di viabilità che a livello occupazionale, visto che si darebbe ossigeno alle tante imprese locali e all’indotto, ma anche per la tutela delle migliaia di cittadini che adesso percorrono la Pontina, che è tra le tre strade più pericolose d’Italia». Sulla sponda opposta la posizione di Sel.
«Si tratta di un’opera – spiegano dal coordinamento – che non solo riteniamo inutile sul piano strategico, ma che inoltre va a compromettere il tessuto economico e ambientale di quella porzione di territorio, fino ad impattare in modo più generale sull’insieme della Regione. La nostra contrarietà, articolata in anni di studio e di mobilitazione dei comitati di cittadini, è sostanziata da proposte concrete che stiamo portando nella discussione politica istituzionale: a nostro avviso è indispensabile un intervento di messa in sicurezza della Pontina, l’unica arteria stradale che collega il GRA di Roma con l’intero territorio sud pontino, così come riteniamo indispensabile avviare un potenziamento importante del trasporto pubblico su rotaia, in grado di alleviare il peso del traffico su gomma».
LA BATTAGLIA – Alternative sostenute dal comitato No alla Bretella Cisterna – Valmontone che ieri subito dopo il voto alla Pisana ha confermato le iniziative di lotta. «Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire – si legge in una nota del comitato. Non ci stancheremo mai di indicare soluzioni alternative che ci sono e sono valide. Non ci resta la protesta: ogni cantiere sarà un presidio. Cominciamo ad organizzare l’ecoresistenza frontale al futuro cantiere – dichiara il comitato No Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera. In questo luogo meraviglioso hanno previsto la devastante opera della Bretella Cisterna Valmontone, non possiamo permetterlo».
Sabato 13 febbraio, presso il dopolavoro ferroviario di Velletri si svolgerà un’assemblea pubblica del comitato No Bretella: partiranno da qui le prime azioni dimostrative contro la nuova opera.