Una banda di criminali del gioco d’azzardo è stata smascherata dal Commissariato di polizia Aurelio, a Roma. Quattro persone sono state denunciate per i reati di ricettazione e truffa.
La denuncia è partite dal responsabile della sicurezza della società che gestisce, per conto dei Monopoli, l’attivazione e la conduzione del gioco lecito.
SOSPETTI – Ad insospettire il dirigente, un insolito ed anomalo movimento di denaro introdotto in alcuni apparecchi “videolottery” di una sala giochi di Arce, nella provincia di Frosinone, nelle giornate del 3 e 4 ottobre 2015. In particolare, a fronte dell’emissione di tickets vincenti per un valore di 436.000,00 euro, non era stato incassato il corrispettivo adeguato.
SVILUPPI – I poliziotti, dopo aver appurato che i tickets venivano emessi dalle macchine sia in caso di vincita ma anche, come in questo caso, a fronte di un credito vantato dal giocatore, si sono insospettiti ed hanno orientato gli accertamenti proprio verso questa direzione. Si è scoperto infatti, che i truffatori, con la probabile complicità di un basista, in possesso delle chiavi, dopo aver aperto la cassettiera degli apparecchi, ne prelevavano il contenuto e lo reinserivano nuovamente nelle macchine, proseguendo in questa manovra fino al raggiungimento della somma di 5mila euro per i quali il giocatore richiedeva un ticket. Il ripetersi di queste operazioni, ha consentito alla banda di accumulare ticket per un valore di 436mila euro.
SMASCHERATI – I buoni, non riscuotibili direttamente dal gestore, in quanto pari o superiori alla somma di 5mila euro, vengono normalmente cambiati presso la Concessionaria per conto dei Monopoli di via Cornelia, a Roma. Ed è proprio presso questa sede che gli investigatori del Commissariato e del Reparto Volanti hanno atteso che le persone andassero a riscuotere i tickets per chiedere spiegazioni ed inchiodarli. Nella giornata di ieri, infatti, in 4 si sono presentati presso gli uffici della concessionaria, dove ad attenderli hanno trovato i poliziotti che, dopo averli identificati, hanno spiegato loro il motivi per il quale li stavano attendendo e li hanno accompagnati in ufficio. Ritirati e sequestrati i buoni in loro possesso, per tutti i componenti della banda è scattata la denuncia.
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