Trasmettiamo di seguito una nota dei consiglieri fabio Taddei e Vincenzo Bagaglini che ricostruiscono la vicenda nota del biogas a Velletri
Dopo quattro anni di battaglie, azioni legali, mediatiche e politiche, siamo arrivati all’epilogo di questa storia: GIOVEDI’ 17 DICEMBRE alle ORE 15,30 nel Comune di Velletri si riunirà il CONSIGLIO COMUNALE per DECIDERE IRREVOCABILMENTE sulla costruzione della CENTRALE BIOGAS a Velletri. Le tante negatività alla costruzione di questa centrale biogas sono state dette tante volte sia sulla stampa che in Comune dalla Commissione Speciale Rifiuti che ha trattato appositamente per molti mesi il tema che ribadiamo in questo articolo. Vicino al sito scelto per la costruzione dell’impianto, esistono già molte altre fonti di inquinamento ambientale come l’ex discarica di Via Colle Rosso, non ancora del tutto bonificata ed in piena produzione di elementi inquinanti, l’impianto a biomasse privato vicino al carcere, l’ex cava di pozzolana nei pressi sotto sequestro ed almeno altre cinque vecchie ex discariche abusive locali mai bonificate. Questa area agricola di alto pregio messa in pericolo dagli elementi inquinanti suddetti già esistenti, non può sopportare un’ulteriore centrale biogas, perché ciò provocherebbe il vero rischio di perdita delle certificazioni di qualità di marchi IGP, DOC, DOP, BIO, ecc., con conseguenti gravi perdite economiche e d’immagine per i produttori agricoli oltre che degli allevamenti ed agriturismi della zona. Un altro irreparabile danno si provocherà alle falde acquifere poco profonde sotto terreni permeabili della zona, facilmente attaccabili dal percolato di questa centrale, con conseguente inquinamento della sorgente di Carano che fornisce acqua potabile una popolazione di circa 300.000 abitanti dei comuni e territori che vanno dal litorale fino alla parte sud del territorio di Velletri, per non parlare poi dei danni alle varie migliaia di cittadini residenti in zona ai quali si aggiungono le circa 1.000 persone del carcere tra detenuti e personale sito a meno di 1 km. Un impianto industriale anaerobico di tali dimensioni (33.000 tonnellate annue) è ingiustificabile viste le sole 7.000 annue prodotte da Velletri, ed è la prova che si vuole far diventare Velletri il ricettacolo dell’immondizia dei comuni vicini con ulteriore aumento del traffico e dell’inquinamento acustico ed atmosferico che sia avrà dal transito di automezzi pesanti. Oltre al costo stimato di circa 23 milioni di euro, non c’è un chiaro il piano economico di questo impianto della Volsca, che ci convinca dei vantaggi che Velletri ne trarrebbe dalla sua realizzazione, come la riduzione della tassa dei rifiuti, ma ci sono invece tante stranezze sorte (dimissioni di Leoni da presidente della Commissione di Controllo della Volsca) e troppe risposte mai date dall’Amministrazione comunale e da Guidaldi (presidente della Volsca) all’apposita Commissione Rifiuti, sul costo vero della progettazione (30.000 euro dichiarati invece dei quasi 300.000 riportati dalla stampa), sui nomi dei confinanti col terreno dove si vorrebbe realizzare la centrale biogas, visti i sospetti paventati da qualcuno di un loro ipotetico accorpamento per un ulteriore ampliamento della centrale, sui 900.000 euro spesi per nuovi cassonetti quando invece si stanno togliendo dalle strade a raccolta differenziata partita o sulla variante al Piano Regolatore che trasforma quell’area da agricola ad industriale e su tante altre questioni. Tutto ciò è inaccettabile! Questo è l’amore dell’Amministrazione comunale di Velletri per il suo territorio ed i suoi abitanti?! Il Movimento Velletri Libera, che invece ama Velletri e la trasparenza, ribadisce il suo fermo NO alla centrale biogas ed il suo SI alla proposta condivisa di una raccolta differenziata vera e diffusa con tre o quattro mini impianti di compostaggio di comunità aerobici da 700-1.000 tonnellate annue per l’umido che rispettano in nostro ambiente.