Il senatore Stefano Esposito sarà pure stato un personaggio scomodo per i pochi mesi che è stato assessore alla mobilità del Comune di Roma, ma sicuramente di come funziona Atac aveva fiutato molto. Non a caso chiedeva la rimozione di tutti i pagatissimi dirigenti della società capitolina di trasporto pubblico per di più inviando un dossier di decine di pagine alla Procura perché faccia luce sugli appalti Atac di almeno 7 anni anni. Oggi invece a poche ore dal Giubileo Esposito, come suo costume, diffonde il seguente tweet «Ecco come #Atac chiede ai propri dipendenti disponibilità per 8 dicembre. #incapaci….». E riporta il comunicato dell’azienda di cui riproduciamo la foto. E cosa scopriamo? Che Atac per l’ 8 dicembre data giubilare, non solo pagherà il doppio previsto per la remunerazione festiva dei lavoratori, ma si è inventata «una quota X definita come “incremento per il Giubileo” ma ancora da quantificare».
I DUBBI – E’ a questo punto che al normale cittadino sorgono alcuni dubbi. Parte di questi dipendenti sono magari gli stessi che venerdì hanno messo in ginocchio Roma per lo sciopero di un sindacato che poi tanto minoritario non era. E quindi vanno premiati. In secondo luogo non ci risulta che le forze dell’ordine, polizia carabinieri e forse i vigili urbani possano godere di analogo privilegio. Ma attendiamo smentite. Terzo: che le direttive del commissario Tronca perché domani la baracca romana dei trasporti funzioni in piena regola, vengano interpretate dall’azienda come la possibilità di erogazioni a dir poco singolari. Sempre ammesso che la promessa di un po’ di euro in più possa soddisfare il lavoratore che magari vuole assiste all’apertura della sacra porta.
EVENTO PREVISTO MOLTE SORPRESE – Insomma, così non è una roba seria. Intanto perché il Giubileo è un evento previsto da una anno e quindi una azienda come si deve avrebbe dovuto programmare da tempo il lavoro festivo senza ricorrere a questi mezzucci. Inoltre la soluzione della ‘mancia giubilare’ presuppone un precedente ma soprattutto una scarsa fiducia nella buona volontà del personale che viste le premesse dello sciopero bianco dei vigili all’ultimo dell’anno scorso, potrebbe anche essere giustificata. E infine detta in soldoni, è una promessa che dà l’immagine di una Capitale affidata alla improvvisazione e soprattutto preda di una mancanza di senso civico diffuso. Eppure il Giubileo avrebbe dovuto rappresentare per Roma qualcosa come l’Expo per Milano. Forse è meglio che Renzi se lo levi dalla testa.
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