Sale l’allerta a Roma dopo le ultime preoccupanti notizie apprese dalle forze di polizia e dai servizi. Secondo quanto comunicato, infatti, alcuni foreign fighters sarebbero stati fatti rientrare in Europa dalla Turchia e dalla Libia e gli attentati di Parigi potrebbero essere stati solo il primo capitolo di un’azione terroristica più complessa che coinvolgerebbe anche chiese e altri luoghi di raduno.
IL POSSIBILE DIROTTAMENTO – Le indagini seguite agli attacchi dello scorso 13 novembre hanno in particolare fatto emergere l’ipotesi di un nuovo grande attentato nel periodo di Capodanno da realizzare attraverso il dirottamento di un aereo commerciale che verrebbe utilizzato per colpire un obiettivo al momento non identificato. Già due giorni fa sarebbero stati allertati tutti gli aeroporti, tra cui lo scalo internazionale di Fiumicino, dove sia le forze dell’ordine, sia la vigilanza interna, sono stati sollecitati ad applicare con scrupolo e a rafforzare le misure di sicurezza già intensificate dopo i fatti di Parigi.
“LE MISURE STRAORDINARIE SONO UNA SCONFITTA” – Il clima è teso ma il ministro della Giustizia Andrea Orlando si dice contrario ad adottare strumenti di controllo più invasivi. “Adottare misure straordinarie come la sospensione di alcuni diritti civili per combattere il terrorismo, penso che sia un errore”, ha detto a Voci del Mattino, Radio1 Rai. “Comprendo la difficoltà del Governo francese in questo momento – ha aggiunto –, però credo che il nostro dovere sia quello di rispondere a chi attacca le democrazie e lo stato di diritto con la democrazia e con lo stato di diritto. Vorrei ricordare che l’Italia, che in passato ha fronteggiato un fenomeno terroristico molto grave, non ha mai derogato al rispetto dei diritti fondamentali. E credo che questa sia una delle ragioni per cui la nostra democrazia alla fine sia uscita consolidata da quella esperienza, addirittura estendendo alcuni diritti in seguito a quella stagione. Perché i terroristi vogliono esattamente questo: una risposta di chiusura, di limitazione dei diritti, degli spazi di libertà e la costruzione di una dimensione più buia, più silenziosa, più triste, che implicitamente rappresenta la loro vittoria”.
GABRIELLI RASSICURA I PELLEGRINI – Dello stesso avviso anche il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, che prova a tranquillizzare gli animi. «I cittadini, i turisti e i pellegrini siano, e debbono essere, nelle condizioni di venire serenamente e tranquillamente a Roma – ha detto a margine dell’inaugurazione della sala Gestione Giubileo – non perché non siamo in una situazione di rischio ma perché la minaccia che incombe è assolutamente indiscriminata. Un atteggiamento quindi preventivo non ha senso di esistere». «I cittadini – ha aggiunto – devono pretendere che le istituzioni facciano tutto il possibile per garantire la sicurezza».
(Foto Agenzia Dire)
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