Regione Lazio prima per crescita di Pil e Occupazione

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Può il Lazio essere una delle locomotive della ripresa economica nazionale? A leggere i dati Istat fine 2014 presentati stamane dal presidente Nicola Zingaretti parrebbe proprio di sì Perché il Pil della nostra regione è cresciuta l’anno scorso dell’1,4 a fronte di una stagnazione nazionale del meno 0,4. Questo significa che nella graduatoria delle regioni virtuose e trainanti è al primo posto. Posizione e crescita impensabili sino a pochi anni fa. Ma il fatto ancor più eclatante è che il Lazio è al primo posto anche in termine di occupazione con un incremento di tre punti rispetto a una media nazionale dello 0,1. Maggiore occupazione e maggiore reddito significano anche incremento dei consumi che nella nostra regione segna un più 1,3 a fronte di uno 0,4 nazionale.

Il fatto è che la tendenza positiva dello scorso anno viene confermata anche per il 2015 anno in cui le politiche attive della Regione per investimenti e occupazione dovrebbero portare a risultati ancora migliori. Ma come è stato possibile questo mini-miracolo che ha inciso positivamente sul dato nazionale? Lo ha spiegato Zingaretti parlando di quella immissione di liquidità nel nostro sistema economico dovuta alle opportunità offerte dal Governo per il pagamento dei debiti del passato pari a 3.8 miliardi tra il giugno e il dicembre del 2013 e di 4.9 miliardi per il 2014 che hanno permesso di far circolare nel tessuto economico regionale una somma che sfiora i 9 miliardi. Ma il Lazio ha colto anche l’occasione dei fondi europei che hanno consentito nuovi investimenti per 713 milioni per progetti di sviluppo economico, solidarietà, lavoro, formazione e agricoltura.

Con una capacità di spesa che dai 13 milioni mensili è salta vorticosamente a 35 milioni. Anche la politica del credito ha subito una impennata grazie all’accesso al fondo centrale di garanzia per 813 milioni fra il 2013 e il 2014. Decisiva anche la riduzione dei tempi di attesa per i pagamenti che ha ridato fiducia alle imprese che oggi nel settore sanitario ottengono i pagamenti a 60 giorni contro i precedenti 255 , mentre nel settore non sanitario dai 1000 giorni dei precedenti anni si arriva a 355. Ma con la differenza che l’introduzione della fatturazione elettronica che il Lazio ha adottato per primo in Italia i fornitori vengono pagati con una media di 30 giorni. I risultati comunque non piovono dal cielo ma sono anche il risultato dei tagli agli sprechi che hanno visto la chiusura  di 14 fra società ed enti regionali. Particolarmente incoraggianti sono le politiche per il lavoro. e la re- industrializzazione che per il 2016 vede 30 progetti su tutto il territorio con bandi di 70 milioni complessivi.Per la ricollocazione ed il sostegno a chi cerca lavoro si prevedono investimenti per 140 milioni che coinvolgeranno 35.000 soggetti.

Se questi sono stati anni certamente non facili Nicola Zingaretti e la sua amministrazione vantano risultati difficilmente contestabili e che secondo il presidente vanno consolidati nei prossimi anni. Questo spiega le resistenze del presidente ad assumere in corsa altri ruoli che non siano quelli di governatore del Lazio. Ovviamente a tutto vantaggio di quel Pd che nella capitale stenta a rialzarsi.

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