Terzo giorno di sciopero selvaggio per le linee di Roma Tpl attive nelle periferie romane e ai nodi di scambio. Ma uno spiraglio si intravede all’orizzonte grazie allo sblocco dei fondi per gli stipendi, 17,5 milioni di euro per la cessione del quinto e per gli arretrati dell’anno in corso e altri 32 milioni per tutte le pendenze degli esercizi pregressi (da liquidare entro il 31 Dicembre). A sbloccare i fondi è stato il commissario Tronca, mentre il garante degli scioperi Alesse ha chiesto ai lavoratori di riprendere il servizio dopo che ancora mercoledì ben 92 linee sono state interrotte.
“La prosecuzione, per il terzo giorno consecutivo, dello sciopero selvaggio dei dipendenti di Roma Tpl è inaccettabile – ha detto Alesse – a maggior ragione, lo è nel momento in cui il Commissario straordinario di Roma, Francesco Paolo Tronca, nella giornata di ieri, ha sbloccato i fondi di bilancio per l’Azienda, creando così le condizioni per il pieno ripristino della funzionalità del settore. Chi prosegue con ostinazione questa forma illegittima di astensione dal lavoro si assume una responsabilità grave nei confronti dell’utenza, da troppo tempo vittima sacrificale del conflitto collettivo di lavoro. Scioperare è un diritto sacrosanto dei lavoratori, farlo al di fuori delle regole della legge, però, significa calpestare i principi condivisi della vita democratica”.
Così in un comunicato Roberto Alesse, Presidente dell’Autorità di garanzia per gli scioperi. Ma nonostante l’annuncio dello sblocco dei fondi per il pagamento degli stipendi dei lavoratori di Roma Tpl, sono proseguite nella giornata di oggi le azioni di sciopero che hanno creato ancora una volta pesanti disagi per i cittadini. Il Commissario straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, ha voluto ugualmente convocare, per mercoledì pomeriggio i rappresentanti dei lavoratori di Roma Tpl per ascoltare direttamente le loro richieste al fine di scongiurare ulteriori disservizi per gli utenti.
[form_mailup5q lista=”campidoglio”]