
Ogni martedì la stessa, identica storia. I due giornalisti schierano i loro litigiosissimi ospiti, li fomentano o li blandiscono, e dopo averci tenuti svegli a stento, non ci danno neanche una soddisfazione. Leggiamo curiosi gli ascolti ed ecco il solito 6,43% di “Ballarò” e 5,35% di Floris con “Di Martedì”. In pratica, non se li fila nessuno, se non quel popolo di incalliti osservatori (fancazzisti?) tra cui si annovera la sottoscritta, che tenta di leggere “tra le righe”. Anche perché lo abbiamo detto fino allo sfinimento, la gente preferisce la 58ma replica di Rambo, il talk show è morto e anche Vespa non si sente molto bene.
IL PUBBLICO TWITTANTE – Ecco. Sono soltanto quei 40/50enni senza una vita sociale, prevalentemente di sinistra, a seguire con bramosìa i due protagonisti del martedì di nicchia, con la stessa ansia con cui mia zia segue “il Segreto” e mia mamma le fiction di RaiUno. Invece di uscire a farsi una vita, si mettono lì sul divano, birra e schifezze, si fanno spazio tra i giornali e comincia il rito. Che non è quello di “guardare la televisione”, bensì di twittare senza requie, alla ricerca del motteggio più arguto, dell’hashtag definitivo. Che narcisismo inquietante questi maschi. Piacioneggiano i due anchor men in tv e si atteggiano i loro seguaci da casa. In entrambi i casi, qual è la motivazione? Tanto il tetto del 7% di share non si sfonda, per i primi; e per i secondi se tanto non escono a broccolare (eventuali) follower adoranti, che sentenziano a fare? Per l’amore della chat? Che noia che barba (tanto ce l’hanno tutti, il viso crinito) che noia. Insomma, la notizia è che martedì prossimo esco con le amiche.
CADUTE DI STILE – Ma alcune notazioni non ve le posso risparmiare. Esempio: io adoro Beppe Severgnini e tutti i suoi prodotti e elaborati, ma era proprio necessario che Massimo Giannini lo invitasse in studio pure a Ballarò? Dopo che aveva fatto incursione da Fazio? Mi aspetto di trovarmelo dietro la porta della cucina che mi fa una battuta sui capelli di Berlusconi. Mentre invece Floris, che va in onda solo parzialmente in diretta, buca la notizia del governatore della Campania De Luca indagato, cosa che invece Giannini non perde, avvantaggiato dalla diretta totale del programma. Fittipaldi e l’attico di Bertone contribuiscono a tenere alta l’attenzione a Ballarò, mentre Nuzzi va da Floris su La7, che ci delizia anche con Giovanni Toti a parlare di tasse. Travaglio più autocelebrativo di Dario Fo, sentenzia “in galera gli evasori” ed è ben descritto in un tweet (Alessandro Clemente il geniale autore): “Finito il suo intervento, Travaglio corre tra il pubblico ad applaudirsi”. Allora, io stimo Floris da sempre, ma nonostante la copertina di Crozza, su La7 si sta ammosciando. Ma vuoi vedere che presto o tardi il martedì finisce in mano alla piacionissima Tiziana Panella? Anche se quella che vorrei vedere di più è Myrta Merlino…
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