“Un’analisi della situazione attuale”, con l’intento di “condividere gli affanni della città” e con l’invito a “ripartire dalle molte risorse religiose e civili presenti a Roma, a metterci tutti insieme in cammino per diffondere una cultura di maggiore responsabilità”. Con queste parole il cardinale vicario della diocesi di Roma, Agostino Vallini, ha spiegato la “Lettera alla città” alla vigilia del Giubileo straordinario della Misericordia, presentato giovedì 5 novembre nella basilica di San Giovanni in Laterano, ai rappresentanti delle istituzioni, del mondo dell’università e della scuola, della società civile e dell’associazionismo, con una larga partecipazione del laicato cattolico romano.
Insieme al cardinale vicario Agostino Vallini, sono intervenuti all’incontro il direttore della Caritas diocesana monsignor Enrico Feroci, il giurista Francesco D’Agostino, i sociologi Luigi Frudà ed Elisa Manna. Tra i temi al centro del documento, le nuove povertà, le questioni dell’accoglienza e dell’integrazione, la formazione di una nuova classe dirigente nella politica.
“Tutto nasce da una riflessione sulla presenza e sulla responsabilità della Chiesa nella città – ha spiegato nei giorni scorsi il cardinale Vallini – Una commissione del Consiglio era stata incaricata di preparare questo documento affinchè la città potesse essere stimolata a rinascere, potesse avere una scossa».
Un impegno che assume una valenza particolare alla vigilia del Giubileo straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco e che chiede di far incarnare il volto della misericordia nella vita della città”. Molti i temi al centro dell’attenzione nel documento, dalle nuove povertà alle questioni dell’accoglienza e dell’integrazione fino alla formazione di una nuova classe dirigente nella politica. Sullo sfondo, l’auspicio di una “nuova visione”, come il cardinale vicario sottolineo” nella “Preghiera per Roma” celebrata nel dicembre scorso a Santa Maria Maggiore davanti all’immagine di Maria “Salus populi romani”.
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