Cade il numero legale in Aula Giulio Cesare e la seduta, dopo essersi aperta, è stata subito dopo chiusa dalla presidente Valeria Baglio perchè la maggioranza in Campidoglio non ha garantito il numero minimo di consiglieri. E qualcuno dai banchi dell’opposizione ha gridato «Vergogna». In Aula era presente l’assessore ai Lavori Pubblici di Roma Capitale Maurizio Pucci: all’ordine dei lavori, infatti, c’era il nuovo regolamento per gli scavi.
LA POLEMICA – Un rinvio che ha creato qualche malumore anche in maggioranza. «A oggi non ci sono strumenti per poter sanzionare chi non partecipa alla votazione – dice all’Ansa il capogruppo del Pd e coordinatore della maggioranza in Campidoglio Fabrizio Panecaldo – e questo comunque dovrebbe valere sia per la maggioranza che per l’opposizione: in Parlamento si usa che se non voti non prendi il gettone, io penso che noi dovremmo arrivare a questo, e non escludo che si faranno delle modifiche in tal senso al regolamento».
IL CHIARIMENTO DEL SINDACO – Intanto il sindaco di Roma, Ignazio Marino prova a chiarire in un”intervista esclusiva rilasciata al settimanale ”Chi”, in edicola domani, in merito alle spese di rappresentanza sostenute con la carta di credito datagli in dotazione dal Comune.”Erano tutte spese istituzionali, incontri e cene fatte per affrontare i problemi della citta”. E questo succede ovunque, anzi, Roma con me spende meno che in passato e certamente in linea con le altri grandi città”.
“Ennesimo consiglio comunale a vuoto, ennesimo spreco di denaro pubblico. La maggioranza non c’è più da un pezzo, ma tutti continuano a far finta di nulla per lasciare imbullonato alla poltrona il Sindaco Marino, ormai noto per le sue bugie e per la sua inadeguatezza. Se i consiglieri del Partito democratico non hanno il coraggio di presentarsi in Aula, si dimettano e diano la possibilità ai romani di tornare al voto. Noi della Lista Marchini da giugno ci siamo autosospesi per non partecipare a questa farsa, rinunciando anche allo stipendio, e non comprendiamo perché gli altri gruppi di opposizione non facciano la stessa cosa.” Lo scrive in una nota Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini in Campidoglio.