«La Lazio è la squadra che gioca il calcio più bello d’Italia». Questo il leit motiv che nella passata stagione accompagnava le gare della squadra di Pioli. La sua formazione incantava con un calcio champagne fatto di inserimenti continui e pressing costante. Alla seconda annata dell’ex parmense all’ombra del Colosseo la musica sembra cambiata.
CAMBIAMENTI IN VISTA – L’inizio negativo con la sconfitta in Supercoppa con la Juventus, l’eliminazione in Champions per mano del Bayer Leverkusen e le goleade prese contro Chievo e Napoli hanno cambiato le carte in tavola.
ATTEGGIAMENTO – La Lazio è diventata più accorta, meno scintillante complice anche una condizione atletica ancora non brillantissima. Le aquile sono diventate più concrete e all’Olimpico, soprattutto, marciano a ritmi altissimi con sei vittorie in altrettante partite. Numeri che hanno portato i biancocelesti al terzo posto davanti a Roma, Juventus, Napoli e Milan che nelle previsioni della vigilia erano date per grandi favorite. Biglia e compagni vogliono far rimangiare le critiche che in estate sono piovute sui capitolini.
RITMO CHAMPIONS – La Lazio sogna in grande anche grazie a Keita. L’ex Barcellona è sempre più l’uomo in più di questa squadra. Con Bayer Leverkusen, Hellas Verona e Frosinone il suo ingresso in campo ha cambiato la partita. L’ex canterano è l’arma segreta di Pioli e, se dovesse continuare così, la Champions non sarebbe solo un sogno.
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