«Questa squadra è difficilmente migliorabile» si era lasciato sfuggire Igli Tare durante il mercato estivo. A smentire il diesse biancoceleste, però, ci ha pensato Lotito. La sconfitta in finale di Supercoppa Italiana, l’eliminazione dalla Champions League e la debacle con il Chievo hanno spinto il patron a muoversi sul mercato al fotofinish. Così Lotito ha portato nella capitale Alessandro Matri.
L’ACQUISTO – L’attaccante, chiuso nel Milan da Bacca, Luiz Adriano e Balotelli, ha preferito cambiare aria. Il suo arrivo all’ombra del Colosseo non è stato accolto con gioia dai tifosi laziali. Poco entusiasmo tanto che a Fiumicino c’erano solo poche decine di persone ad accoglierlo. L’ambiente biancoceleste sembra apprezzare solo Federica Nargi, fidanzata del calciatore ed ex velina, che ieri ha fatto impazzire i tifosi della Monte Mario nel giorno del suo esordio allo stadio.
CHIAMATA IN CAMPO – Matri è un attaccante vero, il classico bomber che ha saputo accettare le critiche lavorando duro sul campo. Così, quando Pioli lo ha chiamato in causa lui si è fatto trovare pronto e al primo pallone toccato ha fatto quello che sa fare meglio: gol. Il calcio è un gioco semplice e quando una squadra ha un centravanti di ruolo, anche giocando male, può portare a casa i tre punti. Matri è questo e non è un caso che alla seconda palla toccata sia arrivato il raddoppio.
ENTUSIASMO – In sedici minuti Alessandro ha conquistato l’Olimpico con l’aggiunta della splendida corsa sotto la Nord dopo la prima rete. Il cuore del tifo biancoceleste, non a caso, gli ha dedicato il suo primo coro. È bastato Matri alla squadra di Pioli per allontanare gli spauracchi e riportare serenità nell’ambiente laziale. Il tecnico parmense adesso è atteso da un autentico tour de force tra campionato ed Europa League da affrontare al massimo. E con un Matri in più il calendario fitto fa meno paura.
(Foto profilo Instagram)
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