Toccherà adattarsi, ma i lavori stradali per il Giubileo, in alcuni casi già avviati, stanno per partire e comporteranno notevoli disagi al traffico cittadino.
DOVE – I primi interventi partiranno dalla stazione Termini con 3 cantieri in via Marsala, via Giolitti e viale De Nicola. Contemporaneamente verranno rimossi i sampietrini da via Nazionale, via Cesare Battisti, via IV Novembre e largo Magnanapoli. Ma il piano dei lavori sottoposto al Governo è molto più ricco perché prevede la riqualificazione di piazza Venezia, di via Gregorio VII e di via Casilina. Quindi tutti i lungotevere: Maresciallo Diaz, Flaminio, delle Armi, Michelangelo, Meilini, Prati, delle Navi, Arnaldo da Brescia, Sangallo, Fiorentini, Altoviti, in Augusta, Pierleoni, Tebaldi, Aventino, Testaccio, Ripa, Raffaello Sanzio, Gianicolense e Farnesina. Nonché i lavori sui cinque ponti: Cavour, Umberto I, Sant’Angelo, Vittorio Emanuele II e Principe Amedeo. Nel frattempo si riqualificheranno le aree delle stazioni di San Pietro e Ostiense. I cantieri interesseranno anche i collegamenti con San Pietro, da via delle Fornaci a piazza di Porta Cavalleggeri.
GRAB E NON SOLO – Se poi dovessero partire anche i lavori per il GRAB, il grande raccordo per le bici fortemente voluto dal sindaco e ‘quasi’ approvato dal ministro alle infrastrutture Del Rio, la situazione della viabilità potrebbe ulteriormente complicarsi. Il tutto nella speranza che le piogge non assumano aspetti devastanti come già successo e si provveda in tempo utile allo spazzamento delle foglie autunnali e alla cura delle caditoie dove l’acqua possa scorrere liberamente. Oltre a questi non elenchiamo i lavori di normale manutenzione che comunque dovrebbero durare pochi giorni come il caso del traffico a senso unico su via Enna da piazzale Lodi a piazza Ragusa che fa deviare il traffico, mezzi pubblici compresi, sulla via della stazione Tuscolana. Molti cittadini cominciano a chiedersi se dopo due anni ci volesse lo svegliarino dell’anno santo per avviare questi lavori, per di più finanziati dai 50 milioni di anticipo sulle future tasse dei contribuenti e altri 30 erogati direttamente dal Governo. Ben poca cosa per una metropoli che anche prima dell’attuale amministrazione dava segni del disastroso decadimento di strade, marciapiedi e verde pubblico.
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