È arrivato ad Amatrice oggi a sorpresa il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti, giusto gusto per inaugurare con il Sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi la 49° edizione della Sagra degli spaghetti all’amatriciana, il brand del made in Italy ormai famoso in tutto il mondo mondo.
AMATRICE – Amatrice, avamposto del Lazio proprio a confine con Abruzzo, Marche e Umbria, è ormai una delle capitali della cultura culinaria del Lazio, proprio grazie ad un prodotto tipico di tradizione secolare che ha conquistato il mondo, fiore all’occhiello della Regione Lazio, inventato dai pastori di Amatrice, come pasto, nei periodi di transumanza.
LA RICETTA – Se tutti sanno qual e’ il paese che ha dato i natali a questo piatto caratteristico, meno noto è il fatto che la ricetta originale non prevedeva pomodoro e i bucatini, ma i semplici spaghetti. Dunque una ricetta dalle quattro P, pasta, pomodoro, pecorino e pancetta (guanciale). Sino a domani, quindi, quintali di spaghetti saranno serviti in piazza e come sempre la differenza la faranno le materie prime, rigorosamente provenienti dai produttori locali, “a chilometro zero”.
CULTURA – Per il decimo anno consecutivo anche i celiaci, grazie allo stand con la pasta senza glutine, potranno gustare tranquillamente questa prelibatezza, mentre attraverso l’utilizzo di stoviglie biodegradabili la Sagra si darà un look ambientalista. Per chi volesse cogliere l’occasione oltre alla cucina e alla natura ad Amatrice c’è anche tanta cultura. Un passato importante che ha lasciato tracce alla la Torre Civica del XIII Secolo, la Chiesa di Sant’Agostino con le sue torri campanarie, il portale tardo gotico con i suoi splendidi affreschi e altre antiche architetture religiose.
PASSEGGIATA – Se poi si volesse smaltire il lauto pasto si sappia che Amatrice è inclusa nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga a cui il paese ha dedicato il “Parco in Miniatura”, un giardino della conoscenza dove sono riprodotti in scala i monumenti, gli animali e l’intero territorio del Parco nazionale. Ultima notazione, e non ce ne abbia l’interessato, ci risulta che il presidente Zingaretti abbia una certa cura della “linea” (fisica s’intende) per cui un grande amore per i suoi amministrati deve averlo spinto a questa visita caloricamente rischiosa.
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