La cabina di regia per il Giubileo viene affidata al prefetto Gabrielli. Il municipio di Ostia è ufficialmente sciolto e commissariato, e Roma finisce, di fatto, sotto tutela di Gabrielli in quello che viene definito un “ruolo di raccordo operativo” tra Prefetto e sindaco. E’ questa la sintesi di quanto emerso nella conferenza stampa post Consiglio dei Ministri con cui il ministro dell’Interno Angelino Alfano e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti hanno annunciato le intenzioni del governo su Mafia Capitale e Giubileo a seguito della relazione del prefetto Gabrielli. Un Prefetto che diventa quindi il coordinatore su Sicurezza e Opere pubbliche, anche in vista del Giubileo che inizia a dicembre.
“Intendo incaricare il prefetto di Roma Gabrielli perchè possa assicurare proposte e interventi per il risanamento dei settori oggetto dello scandalo di Mafia Capitale” ha detto il ministro Alfano spiegando come Marino e Gabrielli realizzeranno un piano unico in 8 settori “dove sono state registrate le maggiori criticità”. Gli ambiti individuati dal ministro riguardano: verde pubblico e l’ambiente: l’emergenza abitativa, l’immigrazione e i campi nomadi; l’adozione o l’aggiornamento dei regolamenti di competenza dell’amministrazione riguardo l’affidamento di servizi e forniture; la revoca degli affidamenti disposti in assenza di gara; un albo di ditte fiduciarie per l’affidamento di servizi”. Alfano prosegue l”elenco degli 8 ambiti: “Il monitoraggio dell’effettiva operatività della centrale unica degli acquisti; l’avvio delle procedure di annullamento delle determine dirigenziali; l’implementazione del sistema dei controlli interni; l’avvio della procedura di verifica e revisione dei contratti compresi quelli di servizio con l’Ama spa per verificarne proprio la sostenibilità.
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Ci sarà la stretta sui dipendenti infedeli mentre sul possibile scioglimento per Mafia della Capitale, escluso ormai da tempo Alfano ha spiegato: “E’ indubbio che dalle risultanze della Commissione d’accesso emerga una situazione amministrativa della città di Roma caratterizzata da gravi vizi di legittimità e procedurali che richiedono interventi e correttivi da parte dell’amministrazione capitolina. Noi abbiamo impostato la questione dentro i termini della legge, la legge prevede la possibilità di un commissariamento per il quale non abbiamo ritenuto sussistere i presupposti”- ha detto Alfano – “Al tempo stesso un supporto amministrativo da parte del Viminale è auspicato per correggere amministrativamente la rotta e per estirpare quegli elementi che possano continuare a rendere negativa la gestione amministrativa”.
Sul Giubileo invece il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti ha detto: “Il governo ritiene che Roma ce la possa fare e siamo convinti che ce la farà”. Nessuna deroga sulle procedura ma “atti amministrativi” su “accoglienza e mobilità”, ha spiegato De Vincenti, che consentono “la riduzione dei tempi delle procedure a evidenza pubblica” e che avranno lo stesso tipo di controlli dell’autorità anticorruzione di Cantone, usati per Expo. De Vincenti ha ricordato poi che “le risorse per queste opere provengono dal bilancio del Comune di Roma, sono quelle già a disposizione del piano di rientro di Roma Capitale”. In questo senso il sottosegretario ha detto che è “prevista la prossima settimana una riunione con il Comune di Roma e il ministero delle Finanze per chiarire quali sono gli spazi di bilancio all’interno delle risorse già a disposizione del Comune di Roma per gestire al meglio i lavori per garantire il migliore svolgimento del Giubilo”. Il raccordo operativo con il prefetto di Roma riguarderà infine anche la Regione Lazio, chiamata a predisporre e gestire i servizi sanitari per l’anno Santo.
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