È cessato l’allarme per la balneazione a Civitavecchia. Il comune, infatti, ha ricevuto da Arpa Lazio i risultati delle ultime analisi effettuate nei tratti di mare antistanti Frasca e Pirgo, dalle quali risulta una concentrazione al di sotto della soglia di emergenza di Ostreopsis Ovata. Si tratta dell’alga potenzialmente tossica che aveva creato problemi in numerosi tratti della costa italiana e aveva costretto il Comune ad informare i bagnanti circa i possibili rischi di intossicazione, i cui sintomi consistono in febbre e infiammazioni agli occhi e riniti.
BALNEAZIONE – Venerdì scorso alcuni dipendenti comunali hanno provveduto a rimuovere i cartelli di divieto di balneazione sul litorale della città. Nelle prossime settimane Arpa Lazio ripeterà le analisi per verificare eventuali variazioni dei livelli di concentrazione dell’alga. Al momento viene esclusa la presenza di ogni forma di pericolo per i bagnanti che in questo periodo hanno frequentato le due spiagge. Unico rilievo sta nel fatto che la comunicazione del via libera alla balneazione non sia stata comunicata immediatamente, ma a quanto pare, la stagione non è finita e salvo sorprese la balneazione può continuare tranquillamente.
LA SITUAZIONE AD ARDEA – Analoga comunicazione ha inviato l’Arpa al Comune di Ardea dopo un nuovo controllo sulle acque di balneazione. Il punto di prelievo 299 (250 metri a destra dalla foce di Rio Torto, fiume che delimita il confine con il Comune di Pomezia) ha evidenziato lo scorso 17 agosto il parametro di enterococchi intestinali di 317 unità formanti colonie per 100 ml. Si tratta, dice l’Arpa in una nota inviata al sindaco, di una zona di “inquinamento di breve durata”.
NUOVI PRELIEVI – «Siamo in attesa del secondo prelievo che verrà effettuato nelle prossime ore che confermerà o smentirà i risultati già presentati – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Roberto Matricardi –. Nel frattempo sconsigliamo la balneazione, come già fatto in casi analoghi, per il tratto di nostra competenza per circa mille metri a partire dalla foce dello stesso fiume. Sarà nostra premura comunicare ai cittadini i nuovi risultati delle analisi non appena ci arriveranno dall’Arpa. Ricordiamo ancora che, a prescindere da questi esiti, la balneazione è sempre vietata in prossimità delle foci».
A fine luglio un caso analogo si era verificato al fosso della Moletta e l’amministrazione aveva provveduto a diffondere – in via cautelativa – tutti i dati della balneazione (sia i primi sia i secondi prelievi di Arpa) sia i controlli che periodicamente vengono effettuati al depuratore comunale di via Bergamo.
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