Comune di Roma, ad agosto si riscoprono i problemi dell’immigrazione

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E’ stato un report preoccupato quello di Ignazio Marino nel corso della audizione in Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema di accoglienza, identificazione e trattenimento dei migranti. “È vero – ha ammesso il sindaco riferendosi ai migranti- che a Roma c’è un sovraffollamento” come già segnalato al ministro dell’interno Alfano. Perché  Roma è la seconda città d’Italia per accoglienza dei flussi migratori nonostante siano del tutto insufficienti le strutture e le risorse economiche.

Un problema che per Marino sarà di lunga durata che pone “una sfida straordinaria per l’Italia che non ci accompagnerà solo per qualche mese e qualche anno, ma riguarda il nostro secolo”. Per questo a Roma servono risorse per i mediatori culturali anche per sottrarre le persone ai rischi di comportamenti criminali. “Perché – ha aggiunto il sindaco- spesso ai flussi si associa una vera e propria tratta di esseri umani che vengono poi sfruttati una volta arrivati”. Inoltre  rispetto ad altre città d’Europa Roma ha una concentrazione molto elevata di rom, sinti e camminanti che secondo le stime in suo possesso superano le 8mila presenze. “Pensiamo che i campi siano da superare” ha detto Marino anche se c’è “una resistenza fortissima” dei rom ad accettare percorsi di legalità.Esempio eclatante quello della scolarizzazione dei bimbi rom.

Per di più «la stragrande maggioranza della popolazione di Roma è contraria al superamento dei campi con l’assegnazione di residenze popolari alle famiglie rom”. Eppure il comune «spende somme ingenti per il trasferimento dei bimbi dai campi alle scuole e il successo di questa iniziativa è inferiore al 50%, mentre la percentuale dei bimbi che vanno regolarmente ed effettivamente a scuola è inferiore al 20%”. Per questo, secondo il sindaco occorre coinvolgere le donne con le quali il sindaco sta dialogando grazie ad alcune associazioni religiose, «perché non penso che una mamma voglia vedere il proprio bimbo crescere nel degrado e in scarse condizioni igienico-sanitarie e senza la possibilità di andare a scuola”. Su quest’ultimo punto  le condizioni igienico-sanitarie dei migranti  Marino ha  sollevato  con i ministri dell’Interno e della Salute. Infatti  molti migranti arrivano con ceppi di tubercolosi resistenti a molti antibiotici.

“È una questione importante – ha chiarito il sindaco chirurgo – soprattutto per quelle persone, che hanno bisogno di essere curate per evitare la diffusione di malattie cui il nostro sistema immunitario non è più preparato”. Le autorità competenti hanno assicurato che ci sono 5 livelli di controlli, il che dovrebbe rassicurare l’opinione pubblica. Per l’assessore alle Politiche sociali Francesca Danese che accompagnava il sindaco in audizione «Roma non ce la fa più ad accogliere numeri elevati di presenze e deve assolutamente svuotare le strutture (di ospitalità ndr) e lavorare sull’integrazione, una richiesta specifica fatta anche al prefetto Morcone e al ministro Alfano”.

Nelle sue conclusioni il presidente della commissione Gennaro Migliore ha ammesso che la sola Roma è una parte fondamentale del sistema d’accoglienza italiano, anche perché da sola accoglie più migranti di quanto lo facciano intere altre regioni del Paese, assorbendone il 20%. “E’ come – ha aggiunto Migliore- come se fosse una frontiera e non una città al centro dell’Italia”. Non tutta la riunione della commissione è stata pubblica e ci sono  delle parti secretate che riguardano innanzitutto le attività legate al sistema di accoglienza che gran parte veniva (e ancora viene) gestito dalla cooperative sociali rosse e bianche incappate nell’indagine di mafia capitale. Poi la commissione ha chiesto informazioni sui cosiddetti campi abusivi quali Ponte Mammolo, ancora oggetto di indagini della magistratura e quindi secretate.

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