Mondiali, Roma sul podio: sincro di bronzo per Flamini e Minisini

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C’è un bronzo ai Mondiali di nuoto a Kazan che sa di Lazio, o meglio di Roma. È una medaglia storica per il sincro italiano che di allori ne ha visti sempre pochi. A portarlo a casa sono due atleti della provincia romana Manila Flamini di Velletri e Giorgio Minisini di Ladispoli.

LA COPPIA – Lei è nata a Velletri nel 1987, risiede a Roma e fa parte delle Fiamme Oro Roma e dell’Aurelia Nuoto, è capitano dell’Italsincro e ha un curriculum che parla di sei mondiali e cinque europei con due argenti e cinque bronzi tra squadra e combo e l’Olimpiade mai raggiunta. Lui invece è nato a Roma nel 1996 ma è cresciuto a Ladispoli nella piscina del Gabbiano poi al Village Fitness Club di Cerveteri, anche se ora appartiene come società all’Olgiata 20.12. Insieme hanno vinto il bronzo nel sincro misto inserito per la prima volta.

Manila Flamini e Giorgio Minisini hanno danzato sulle note di Robot Boys di Dubstepic, con la coreografia ideata da Anastasiya Yermakova insieme allo staff azzurro. Un insieme di forza, plasticità e creatività che li ha portati a ottenere 86,3640 punti (25,7 per l’esecuzione; 26,6 per l’impressione artistica; 34,0640 per gli elementi), a poco più di 24 ore dagli 85,4125 punti (26 + 25,6 + 34,8125) delle eliminatorie.

SUL PODIO – La coppia italiana è arrivata alle spalle della statunitense formata da Christina Jones e dal mitico 36enne Bill May (88,5108) e della russa composta da  Darina Valitova e Aleksandr Maltseve (88,2986). «Sto provando un’emozione unica, indescrivibile – le parole di Giorgio Minisini riportate sul sito della Federnuoto -. Il sogno è diventato realtà, anzi tanti sogni. Prima l’introduzione del sincro misto ai campionati mondiali; poi il sostegno della Federazione al progetto italiano che mi coinvolge; la solidarietà delle mie compagne di Nazionale che hanno accettato un novellino ripartendo da zero e mettendo a disposizione tutta la loro esperienza; quindi l’esibizione davanti ad 8.000 persone e la medaglia. Abbiamo dimostrato che il misto rappresenta la perfezione del gesto tecnico e agonistico; il pubblico ha apprezzato lo spettacolo legitimando la novità».

«Al sesto mondiale ce l’ho fatta – spiega invece Manila Flamini sempre sul portale del nuoto -. C’eravamo imposti di non pensare al risultato. Sapevamo che se il giudizio fosse stato sereno avremmo ottenuto il risultato desiderato. Abbiamo dimostrato di essere nettamente superiori agli altri. Giorgio è un ottimo compagno. Non c’è mai stato un alterco e ha sempre accettato che gli dicessi in faccia quello che penso. Siamo felicissimi della medaglia e più passa il tempo più ci rendiamo conto di cosa abbiamo fatto: non avevo mai partecipato ad una conferenza stampa internazionale così lunga né risposto a tante domande».

   

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