Sicurezza percepita e sicurezza reale. I recenti fatti di cronaca nera fra i quali l’uccisione del gioielliere di Prati sconvolgono l’opinione pubblica e talora rischiano di creare psicosi collettive prontamente strumentalizzate dalla polemica politica. Soprattutto fra le categorie commerciali che si vedono più esposte. Per questo stamane il Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, ha presieduto oggi una seduta del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocato per affrontare i problemi della sicurezza degli operatori commerciali.
Alla riunione hanno partecipato anche i vertici di Camera di Commercio, Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato, complimentandosi con le forze dell’ordine ed in particolare i carabinieri per la rapida cattura del responsabile dell’omicidio del gioielliere, suicidatosi la notte scorsa, e gli arresti effettuati con tempestività nel caso dell’’omicidio stradale di una cittadina filippina a Boccea, le violenze perpetrate ai danni della conducente di taxi e della ragazzina di 16 anni aggredita nei pressi di Piazzale Clodio. Ma il Comitato è stato anche l’occasione per un’analisi complessiva dei fenomeni di delinquenza comune che interessano Roma e il suo hinterland.
E i numeri danno una versione meno negativa da quanto percepito comunemente dalla cittadinanza. Infatti nella Capitale risultano in diminuzione non solo i furti (-11,16%), ma anche reati di maggiore gravità come le rapine (-8%) e gli omicidi (-50%). Anche nella specifica realtà di Prati si registra una flessione del numero complessivo dei reati (-7,8%) e soprattutto, delle rapine (- 54%). Secondo il Prefetto va dato merito della diminuzione dei delitti anche ai risultati conseguiti dalle Forze di polizia che hanno attivato un numero di servizi di controllo straordinario del territorio. Si tratta di 1.137 nei primi sei mesi dell’anno, che hanno portato ad un incremento di quasi il 18% degli arresti con 43.000 persone controllate. Tuttavia con le associazioni di categoria, la necessità si sono individuate altre azioni che, al di là dell’oggettività del dato statistico, contribuiscano ad innalzare il livello di sicurezza percepito da parte dei cittadini e delle categorie dei commercianti più esposti.
Nel corso della discussione si è deciso di intensificare i servizi svolti dalla Polizia Locale, in accordo con le Forze di Polizia dello Stato all’abusivismo commerciale, fenomeno che rischia di mettere in ginocchio il commercio regolare. Inoltre presso la Prefettura è stato istituito un tavolo con gli uffici della Direzione Territoriale del Lavoro per individuare modalità semplificate che consentano di installare presso gli esercizi commerciali, dispositivi di sicurezza passiva, quali la video-sorveglianza, dispositivi che comunque rispettino i diritti dei lavoratori. Infine verrà avviato un progetto, già sperimentato ad esempio i farmacisti, che incrementi le capacità di controllo sociale e di individuazione delle situazioni di rischio da segnalare alle Forze di polizia.
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