Alloggi popolari, l’assessore Danese (ri)scopre l’emergenza

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Incrociando i dati degli archivi con quelli della polizia municipale, l’assessore alla casa Francesca Danese ha scoperto 743 famiglie che usavano le case pubbliche senza averne titolo: addirittura i 2/3 del totale erano abusivi. Lo ha annunciato nel corso di una conferenza stampa ai Musei Capitolini, precisando che alcuni godevano di redditi molto alti, in alcuni casi 80mila euro di reddito annuo, ed erano proprietari di altri immobili. Si tratta di 320 alloggi di proprietà dell’amministrazione capitolina e 420 alloggi Erp (case popolari) per i quali si è concluso il procedimento amministrativo cui seguirà lo sgombero per restituire queste case alle famiglie che da anni ne hanno fatto richiesta. Ma non è una novità che a Roma le case popolari si tramandino da nonni, padri e figli, mentre circa 30.000 famiglie disperate attendono un alloggio. Scandali incancreniti negli ultimi 20 anni tra canoni bassi e dimissioni di patrimoni di enti e amministrazioni per immobili di pregio cui hanno beneficiato inquilini facoltosi.

IL RACKET DEGLI ALLOGGI – Ater è l’azienda per l’edilizia residenziale che ha in pancia 50.000 alloggi (degli 80.000 popolari a Roma) e 480 dipendenti. Se il Comune dirige la graduatoria degli assegnatari, l’ente è chiamato a gestire appartamenti, comprensori e relativa manutenzione dal Quarticciolo a Torre Gaia, da Corviale a La Rustica, da San Basilio a Rebibbia, dal Tufello a Monte Sacro. Nel 2012 la Guardia di Finanza scoprì una truffa da parte di 12.000 soggetti che dichiaravano redditi falsi per pagare affitti irrisori. Incrociando i dati in possesso di Gdf e Ater sono emerse famiglie che pagavano meno di 80 euro di canone mensile a fronte di redditi reali che oscillavano tra i 40 e gli 80.000 euro. Nel solo 2013, al tempo di Alemanno, sono state denunciate e indagate 800 persone per il reato di occupazione abusiva di alloggio. Ogni anno almeno 1300 appartamenti comunali passano di mano illecitamente: vengono subaffittati o magari venduti. Un vero e proprio racket pronto ad appropriarsi degli alloggi appena liberati girandoli agli interessati per 20.000 e più euro.

LA ROAD MAP – Spesso è stato sufficiente assentarsi per qualche tempo per un ricovero in ospedale per trovarsi la serratura cambiata. Nell’agosto del 2013 fu stilata una lista nera degli abusivi che individuava 5378 persone che abitavano in una casa popolare romana senza averne diritto. A fine estate di quell’anno l’Ater portò le carte in Procura. L’anno scorso l’assessorato alla casa elaborò una sorta di road map dei controlli che doveva partire proprio dal centro città rilevando che le difficoltà riscontrate stavano nel velocizzare la procedura di assegnazione degli alloggi che altrimenti, una volta svuotati, venivano subito occupati abusivamente. I successi annunciati dall’assessore Francesca Danese sono quindi le solite goccioline d’acqua nel mare dell’illecito e dell’abusivismo.

 

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