Si è svolto nei giorni scorsi all’interno della sala rossa del VII Municipio un incontro tra il prefetto Franco Gabrielli e comitati e associazioni di quartiere per affrontare lo spinoso tema della sicurezza prima di avviare un tavolo sulla questione. L’obiettivo è stato quello di raccogliere problemi, segnalazioni e proposte provenienti dai cittadini e cercare insieme delle soluzioni.
LE CRITICITÀ DEL VII MUNICIPIO – Le numerose criticità emerse durante le due ore di confronto hanno riguardato i roghi tossici a Gregna Sant’Andrea e alla Barbuta sull’Appia Nuova egli insediamenti abusivi di via Schiavonetti; il campo Rom della Romanina e delle occupazioni abusive come palazzo Selam o dell’edificio ex E.N.C.C. di via Assisi; la percezione di aumento della criminalità e la paura di nuove ondate di migranti. Spazio però anche ai venerdì di Tor Mezzavia con le folli gare automobilistiche in assenza di una qualsiasi forma di vigilanza, al commercio abusivo e invasivo, alla necessità di non rinviare ancora il problema degli autodemolitori presenti all’interno del raccordo, senza tralasciarle la mancanza di qualsiasi presidio alla fermata metro e parcheggio di scambio “Arco di Travertino”.
IL METODO ESPOSTO DAL PREFETTO GABRIELLI – Il Prefetto ha precisato che quella riunione era la prima di una serie e che intende stabilire un incontro bimestrale con le realtà locali. “Sono consapevole della complessità dei problemi e delle nostre debolezze – ha detto – Credo moltissimo nel ruolo dei comitati, questi conoscono i problemi locali perché li vivono in prima persona”. Gabrielli ha quindi manifestato la volontà di istituire un tavolo per l’ordine e la sicurezza che “deve solo lavorare”, presieduto da un dirigente della prefettura, del municipio, dalle polizie territoriali (locale, di stato e carabinieri) ma anche da guardia di finanza, guardia forestale dello Stato e con la presenza, definita dal prefetto “essenziale”, di un rappresentante del gabinetto del sindaco. “Bisogna provare a far squadra” ha detto, parlando poi di “metodo strabico” in merito alle priorità con cui affrontare e risolvere i problemi, affrontando cioè le questioni impellenti da una parte e impostando un percorso con una prospettiva più a lungo termine dall’altra. La volontà, ha spiegato, è quella di affrontare i problemi partendo dalle specificità del territorio, individuando un elenco di problematiche, alcune delle quali richiedono soluzioni urgenti, altre soluzioni di più ampio respiro. “I cittadini – ha concluso – hanno un ruolo di stimolo e di verifica, ma poi sono le istituzioni che devono essere capaci e responsabili” senza aspettare “l’uomo della Provvidenza”
LA SODDISFAZIONE DEI CITTADINI – Il comitato Villa Fiorelli ha espresso apprezzamento per l’iniziativa e per l’introduzione della metodologia di lavoro basata su “ascolto e condivisione”, necessaria per coordinare le risorse del territorio e per poter risolvere i problemi metodo introdotto; ha tuttavia tenuto a rimarcare la necessità di un intervento di riqualificazione per ripristinare la sicurezza e la legalità nell’area del triangolo delimitato dalle vie Assisi, Stazione Tuscolana e Mandrione, oggi area franca aperta al degrado e all’illegalità.
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