Roma, minaccia di darsi fuoco nell’area occupata dall’ultrà De Santis (FOTO)

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Momenti drammatici in zona Olimpico, questa mattina, durante le operazioni di sgombero degli ex impianti sportivi realizzati per i Mondiali di Calcio del 1990. Un occupante ha minacciato gli agenti di polizia locale di darsi fuoco con una tanica di liquido infiammabile.

LE TRATTATIVE DELL’OCCUPANTE – L’uomo si è arrampicato sul tetto di una baracca e, portando con sé un accendino, stracci imbevuti e una tanica di liquido probabilmente infiammabile, ha minacciato più volte di darsi fuoco. Sul posto sono arrivate ambulanze, vigili del fuoco e personale di altre forze dell’ordine che hanno avviato le trattative con l’occupante. Un funzionario della polizia locale lo ha raggiungiunto con un’autoscala, riuscendo alla fine a convincerlo a desistere dai suoi propositi.

L’AREA DELLO SGOMBERO – L’area in questione, a Tor di Quinto, è di proprietà di Roma Capitale, dipartimento allo sport, che ne aveva richiesto lo sgombero. Sul posto sono quindi intervenuti stamattina gli uomini dello SPE, Sicurezza Pubblica Emergenziale, affiancati da personale del gruppo Cassia. In tutto quindici persone che hanno iniziato le operazioni nell’impianto, occupato per anni da insediamenti rom e non solo. Secondo una nota della polizia di Roma Capitale, gli ex spogliatoi degli impianti erano stati infatti occupati da Daniele “Gastone” De Santis, l’ultrà giallorosso rinviato a giudizio per l’omicidio del tifoso Ciro Esposito. I tragici scontri che avvennero in occasione dell’incontro Roma-Napoli ebbero luogo proprio in quell’area.

 

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