Salario accessorio, la nuova insoddisfazione dei comunales

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Sul salario accessorio rimangono delusi i 24.000 comunales che il 25 marzo in parte hanno votato contro l’accordo sottoscritto con il Campidoglio da CGil e Cisl e Rsu. Infatti i lavoratori perderanno i bonus del precedente contratto.

LA SITUAZIONE – Il tavolo con i sindacati si riaprirà il 23 aprile ma a fine mese le buste paga vedranno dai 50 ai 150 euro in meno. Perché? Tutta colpa dell’esito del referendum del 25 marzo. La ragione sta nel fatto che si è ritornati all’atto unilaterale della giunta Marino, dopo lo stop del Mef alle indennità a pioggia previste nel Salari accessori. Anche se le trattative riprenderanno, i margini di accordo ora sono estremamente limitati per quelli che sono i limiti posti dal Ministero dell’Economia e dalla Corte dei Conti, nonostante la riapertura sia stata sollecitata alla ministra Marianna Madia da 44 senatori di cui tré del Pd. Da parte sua il Campidoglio aveva stanziato 157 milioni per i salari accessori nel 2015, ma per molti dipendenti la consultazione di base dei sindacati si è risolta in una beffa.

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