Cinque anni di reclusione. È la richiesta di condanna avanzata ai giudici della settima sezione penale del tribunale di Roma dal pm Corrado Fasanelli nei confronti di Franco Panzironi, ex ad Ama, finito a processo per la cosiddetta «Parentopoli».
ASSUNZIONI TRA 2008 E 2009 – I fatti riguardano le assunzioni di favore avvenute tra il 2008 e la fine del 2009 all’Ama, l’azienda municipalizzata della nettezza urbana della Capitale. Secondo l’accusa le assunzioni sarebbero state fatte in maniera irregolare tra il 2008 e la fine del 2009 nell’azienda con ruoli diversi. Circa 800 assunzioni tutte all’interno della azienda che si occupa principalmente della raccolta dei rifiuti. In ben 41 casi le assunzioni sarebbero state fatte su chiamata diretta e con delibere datate ad hoc (con data anticipata) apposta per evitare i vincoli imposti dalla legge.
RICHIESTE ANCHE PER ALTRI – Oltre a Panzironi 2 anni di reclusione sono stati chiesti per Gian Francesco Regard e per Ivano Spadoni che al tempo svolgevano i compiti di direttore dell’ufficio legale e di dirigente della municipalizzata. Per Bruno Frigerio, consulente dell’azienda sono stati chiesti 2 anni e 6 mesi, mentre per Lorenzo Allegrucci e Luciano Cedrone, allora dirigenti, il pm ha sollecitato 1 anno e mezzo e 4 anni.
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