Eur, la Nuvola mangiasoldi vuole altri 133 milioni dal governo Renzi

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La storia infinita della nuvola dell’EUR, così come la delimitazione delle zone a luci rosse, comincia ad assumere aspetti grotteschi per una città che patisce problemi del vivere quotidiano che vanno dalla viabilità al dissesto stradale, dal trasporto pubblico al decoro e alla pulizia. Eppure dopo quasi 7 anni quello che doveva essere il monumento veltroniano al turismo congressuale non solo giace incompleto, ma continua a costare quattrini pubblici.

AL 90 PER CENTO DEL MINISTERO – Fa specie poi che l’ente Eur partecipato dal Comune solo al 10% e con il 90% delle quote in mano al ministero delle finanze, dopo la gestione faraonica di Riccardo Mancini coinvolto nelle tangenti sui filobus  Menarini e legato a filo doppio con Carlo Pucci arrestato per Mafia Capitale, sia ancora costretto a batter cassa per un’opera pure incompleta. Sparito Mancini, è il presidente di Eur Spa Pierluigi Borghini in vista della prossima assemblea dei soci prevista per il prossimo lunedì 16 febbraio a rivolgere un accorato appello al Governo: «Voglio soltanto chiedere, come se fosse il programma ‘C’è posta per te’ a Renzi, Delrio e Padoan: dateci una mano». Lo ha chiesto parlando dal cantiere della Nuvola ai microfoni di «Buongiorno regione» di Rai Tre. «Quest’opera non era finanziata – ha aggiunto – è arrivato il momento di tirare fuori i soldi necessari per completarla, anche in vista dell’Expo, che vedrà tanta gente passare per Roma.» Poi rivela che per l’albergo ‘La Lama’, anch’esso incompleto, gli sono arrivate offerte da grandi catene congressuali e alberghiere dalle quali dovrebbero (ma il condizionale è d’obbligo) arrivare 6 milioni l’anno di affitto, ovvero circa 100 milioni di euro in 16 anni.

CON I FONDI LAVORI CONCLUSI IN 14 MESI – Comunque, dice Borghini, se arriveranno i soldi l’opera verrà completata entro 14 mesi, non uno in più nè uno in meno. Nel corso della trasmissione Giorgio Grimaldi, responsabile del procedimento, ha spiegato che per costruire l’Auditorium da 1800 posti è stato necessario acquistare il ciliegio americano, materiale che consente un’acustica particolare, con un costo di 3,5 milioni di euro. Poi ci aiuta anche a fare i conti perché l’opera è partita in gara con un quadro economico di di 390 milioni, venne chiusa con 333 milioni, ma i lavori, che sono stati commissionati a Condotte, sono arrivati a 256 con la riduzione per lo stralcio dell’albergo La Lama.  All’appello di Borghini risponde con solerzia il presidente del IX Municipio Andrea Santoro che non solo invita il Comune a restare socio di Eur Spa per completare l’opera, ma scoperchia il libro dei sogni per realizzare l’Acquario e il Luneur. Come Eur spa quadrerà i suoi conti non lo dice.

COME FAR QUADRARE I CONTI – Purtroppo la realtà è altra, dopo sei anni di varianti e tempi di consegna allungatisi dal 2010 al 2016. Intanto ad aver «incassato» è stata l’associazione temporanea di imprese dell’archistar che è costata 19,9 milioni dei quali 3,8 milioni corrisposti alla Massimiliano & Doriana Fuksas srl nel 2011. Per realizzare l’opera la società ha ottenuto circa 135 milioni di fondi pubblici, il resto è stato garantito da un finanziamento bancario da 190 milioni oggi ridotti a 173. A garanzia di questi impegni bancari ci stanno 380 milioni di immobili (oltre all’Archivio Centrale di Stato, Palazzo Uffici, Palazzo dell’Urbanistica, Piscina delle Rose, Ristorante Luneur e Palazzo dell’Arte Antica) più 200 milioni di canoni di locazione. Gli interessi sono costati 8,5 milioni nel biennio 2012-2013, con il  risultato che a fine 2013 Eur Spa aveva 257 milioni di debiti. Per finire la Nuvola mancano ancora 133 milioni ed è appunto questi che vengono accoratamente richiesti alle tasche dei contribuenti.

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