L’Eur cambia strategia e si avvicina ad Amsterdam. E dietro questo quartieri potrebbero allinearsi anche molti altri. Ad aprile Roma avrà il suo primo quartiere a luci rosse. Entro tre mesi partirà la sperimentazione sulla prima area della città dove la prostituzione sarà tollerata. Si tratterà di una strada del IX municipio, ancora da individuare. Lo rivela l’agenzia Dire. L’obiettivo del progetto è quello di liberare le strade dell’Eur dal fenomeno della prostituzione selvaggia e allo stesso tempo tenere sotto controllo il fenomeno, controllando anche eventuali casi di sfruttamento.
Sul caso si è espresso il quotidiano dei vescovi Avvenire, che nell’editoriale odierno ha parlato di “vergogna” davanti a “un’ipocrita (e forse ideologica) operazione per il ‘decoro’ urbano” e “non un impegno contro il degrado umano, a fianco delle vittime”.
L’ORDINANZA – L’operazione, chiarisce il IX Municipio, avrà come riferimento giuridico un’ordinanza. Fuori dalle zone tollerate saranno previste multe ai clienti, fino a 500 euro, che saranno trovati in compagnia delle prostitute. Il costo del progetto sarà di circa 5.000 euro al mese, che andranno in gran parte per le unità di strada, gli operatori sociali che monitorano l’attività delle ragazze ed eventuali casi di sfruttamento. Una parte sarà stanziata dal Municipio e l’altra dal Campidoglio. “Cifre – sottolinea Santoro – assolutamente sostenibili per una città come Roma”.
UNA STRADA A LUCI ROSSE – L’operazione, ha chiarito il presidente del IX Municipio, parte in stretto raccordo col Campidoglio. “E Danese si è detta d’accordo nel costruire una proposta di questo tipo in tempi stretti”, racconta ancora alla ”Dire” Santoro. “Possiamo partire ad aprile, così contemporaneamente libereremo l’Eur da un fenomeno che investe il quartiere da almeno 30 anni e proveremo a contrastare la tratta”. Ma come sarà concepita l’area dove saranno spostate le lucciole romane e soprattutto quali strade saranno coinvolte? L’idea è portare le prostitute in una strada, o un piccolo gruppo di strade, lontane dagli edifici abitati e dal centro del IX municipio. Per ora la localizzazione delle strade non c’è ancora e secondo Santoro “sarà oggetto di un confronto in Prefettura, a breve. Le strade saranno controllate anche dalle unità di strada, veri e propri gruppi di operatori sociali con il compito di monitorare lo stato delle ragazze, eventuali sfruttamenti o stati di disagio fisico e psichico. Il Municipio pensa quindi ad una sorta.