Si chiude definitivamente il sipario sull’“Operazione Aspirapolvere” che, nel 2012 aveva portato a 17 arresti, smantellando un pericoloso sodalizio criminale, interamente composto da italiani, radicato nella periferia sud-est di Roma e nell’area dei Castelli Romani.
L’INDAGINE – Grazie ad una fitta rete di pusher il gruppo era riuscito ad “inondare” il mercato della provincia notevoli quantitativi di cocaina, hashish e marijuana con profitti notevolissimi. Le Fiamme Gialle del Gruppo di Frascati avevano fatto luce sugli affari dell’organizzazione che aveva al suo vertice due pregiudicati, padre e figlio, apparentemente impegnati nel commercio al minuto di elettrodomestici nel comune di Monte Compatri.
Dagli accertamenti patrimoniali eseguiti dai Finanzieri era emerso che i componenti del sodalizio criminale avevano un alto tenore di vita, del tutto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati al Fisco, frutto dei proventi derivanti dallo svolgimento delle attività illecite, sequestrati nei mesi scorsi su richiesta della Procura della Repubblica di Velletri, e, oggi, a conclusione del procedimento, oggetto di confisca definitiva con provvedimento del Tribunale di Roma – Sezione per l’applicazione delle Misure di Prevenzione.
Beni, quindi, che passano definitivamente nelle mani dello Stato e che potranno quindi essere utilizzati per fini di utilità sociale e di crescita condivisa.