Ardea, al via la demolizione di case

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Da questa mattina ad Ardea è in corso la demolizione di una parte del corpo centrale del complesso Le Salzare. Si tratta di una decina di appartamenti accanto all’ex ristorante. Lo stabile è passato di proprietà comunale dopo che la giustizia ne ha stabilito l’illegittimità alla costruzione. Dopo una ricognizione della polizia locale di Ardea fatta nei giorni scorsi in queste case erano presenti almeno 30 persone (di cui 20 minori). Oggi all’inizio delle operazioni di sgombero ne sono state trovate circa dieci. Nessuno di loro ha avuto bisogno dei servizi sociali e della Croce rossa italiana (presente sul posto con una tenda): tutti sono andati via e hanno permesso le operazioni di sgombero. Sul posto, oltre alla squadra delle demolizioni e all’amministrazione comunale (tra loro, il sindaco Luca Di Fiori, il vice Alessandra Cantore, l’assessore all’Ambiente Romolo de Paolis, l’assessore alle Politiche sociali Riccardo Iotti, il presidente del consiglio comunale Antonino Abate, l’area tecnica, l’ufficio servizi sociali, la polizia locale) erano presenti i carabinieri, gli agenti della polizia di Stato, la capitaneria di porto, la protezione civile, la protezione animali, la Croce rossa italiana. L’Igiene Urbana ha recuperato solo oggi 6 cassoni di rifiuti ingombranti.

IL PROVVEDIMENTO – Negli ultimi venti giorni la stessa ditta aveva pulito i circa 4mila metri quadri dell’area sotterranea portando via 12 cassoni di ingombranti e 16 container di indifferenziato. “Stiamo abbattendo la parte ancora sul vincolo archeologico. Dopo dovrà andare a terra anche la Palazzina D – ha spiegato il sindaco della città Luca Di Fiori – Stiamo cercando con enormi sforzi di ripulire tutta la zona. Il mio sogno è quello di mettere nel prossimo bilancio un project in costruendo per realizzare qui, nell’area dell’ex commerciale delle Salzare, una cittadella della sicurezza e della legalità, dove ospitare la polizia locale e le altre forze dell’ordine. E’ un segnale forte che abbiamo intenzione di dare per recuperare una zona ricordata in questi anni per il suo degrado. Qui ci sono circa 5mila metri quadrati di spazi da dare alla cittadinanza. Questo può diventare un fiore all’occhiello del Comune, visto che accanto c’è l’area archeologica di Castrum Inui che con un progetto da un milione e mezzo di euro presentato in Regione che è uno degli impianti archeologici più belli d’Italia”. La demolizione di oggi è stata possibile grazie all’intervento dell’azienda Menfer che si è resa disponibile a fare l’operazione a titolo gratuito.

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