Grazie a un blitz della squadra mobile della capitale è stato arrestato a Roma Domenico Antonio Mollica, boss della ‘ndrangheta latitante dal 9 gennaio e rifugiatosi in un locale cittadino per più di due settimane.
LA DINAMICA DEL FERMO – Gli agenti di polizia sono improvvisamente entrati nel rifugio del mafioso trovando però solo la moglie, che ha riferito di non sapere dove si trovasse il marito. Con la collaborazione dei vigili del fuoco, però, è stato scoperto il sottotetto dell’appartamento e si è deciso di abbattere il solaio. Lì la svolta: al secondo colpo di mazza, dato per radere al suolo la struttura, si è sentita una voce gridare “scendo, scendo”. Pochi istanti più tardi Mollica è apparso calandosi dall’alto, tramite una corda attaccata all’architrave e provenendo da un locale scaldato da una canna fumaria, un vero e proprio bunker. All’interno della piccola stanza sono stati trovati acqua, documenti, un ciagiglio e un santino. L’uomo è stato immediatamente arrestato e portato in caserma.
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