Arriveranno in commissione entro la fine di gennaio le 13 delibere propedeutiche collegate al bilancio di previsione 2015 del Campidoglio. Con il processo partecipativo in corso ormai da qualche settimana, ora anche l’iter consiliare della delibera, approvata in Giunta a fine dicembre, sta per iniziare: i lavori delle commissioni inizieranno presumibilmente dalla prossima settimana, con l’obiettivo di dare il via libera a tutti i provvedimenti entro un mese. La manovra potrebbe cosi’ approdare per la discussione finale in Assemblea capitolina a cavallo tra febbraio e marzo, praticamente un record per l’amministrazione comunale di Roma, che solo poco piu’ di un anno fa approvava (era novembre 2013) il previsionale 2013, ereditato dalla consiliatura guidata da Gianni Alemanno.
NESSUN TAGLIO AI TERRITORI – Intanto dai Municipi di Roma arriva un si’ convinto al bilancio e insieme cinque richieste all’amministrazione di Ignazio Marino: piu’ risorse a quelli virtuosi, manutenzione delle scuole, decoro e verde in capo ai territori, oneri di urbanizzazione spesi nel quartiere dove si costruisce. In una parola: decentramento. “Questo e’ un bilancio che richiede molto coraggio per i tagli e le razionalizzazioni, ma lo si fa a livello centrale e non intaccando i servizi nei Municipi, su cui si investe seriamente con garanzia delle risorse”, ha spiegato Maurizio Veloccia, coordinatore dei presidenti di Municipio.
DAI MUNICIPI 5 ORDINI – “Al parere certamente positivo sul bilancio allegheremo 5 ordini del giorno per questa nostra richiesta, funzionale anche nell’ambito della Citta’ metropolitana e su cui abbiamo fatto lavoro di squadra: piu’ risorse a chi fa meglio (con i proventi dei controlli e i risparmi dell’efficientamento energetico che rimangano in capo ai Municipi); competenze su manutenzione del verde e decoro, perche’ vogliamo essere responsabili di quelle aree con una devoluzione di funzioni e risorse dal dipartimento Ambiente, c’e’ gia’ la disponibilita’ dell’assessore Estella Marino; gli oneri concessori devono essere spesi nel territorio dove si costruisce; manutenzione scolastica e verde scolastico interamente imputata ai Municipi; istituzione di un tavolo con assessorato al Bilancio e Ragioneria generale per ridefinire le priorita’ su decine di interventi legati ai residui passivi che rischiano di essere persi- ha concluso Veloccia- e perizie di varianti per il riutilizzo dei ribassi d’asta, in alcuni casi bloccati da anni”.
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