«Negli ultimi sette giorni abbiamo ricevuto sui centralini del numero di pronto intervento 112 e direttamente presso le stazioni carabinieri presenti su tutto il territorio della Provincia di Roma, circa 150 telefonate da parte di anziani che trovandosi in difficoltà si sono rivolti ai carabinieri». Questa la denuncia del comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Salvatore Luongo nel corso del tradizionale incontro per gli auguri in occasione delle festività natalizie facendo un primo bilancio appunto dell’operazione “Natale sicuro” finalizzata «a difendere i cittadini dai reati predatori».
L’OPERAZIONE – Operazione che, come ha specificato il comandate, viene svolta «con una particolare attenzione per la tutela degli anziani, cui l’Arma è sempre vicina». Per quanto riguarda le 150 telefonate, «in alcuni casi si è trattato di persone sole e con parenti lontani, le quali cadute in terra all’interno delle loro abitazioni – ha detto – e non in grado di rialzarsi, hanno chiamati il 112 chiedendo di essere soccorsi dai carabinieri. Venti sono state invece le chiamate di anziani che hanno raccontato di essere stati avvicinati in strada per tentativi di truffe o a cui hanno bussato alla porta di casa persone che tentavano di raggirarli chiedendo soli».
LE TRUFFE – Le truffe natalizie più comune in danno di anziani, ha riferito Luongo, «vanno dal finto Babbo Natale che si dice mandato dalla parrocchia di quartiere per raccogliere le offerte, ai finti volontari di associazioni inesistenti, ai finti dipendente di società erogatrici di servizi come luce, acqua, gas e telefonia che tanto di entrare in cassa per razziare quanto possibile. Come spesso capita, una quindicina sono stati gli anziani che hanno chiamato e hanno parlato con i nostri operatori, semplicemente per ‘sentirsi meno soli’. I carabinieri delle Stazioni, sentinelle sul territorio, hanno quindi ricevuto mandato di svolgere un’attività di monitoraggio nei quartieri, mediante nu lavoro porta a porta, per individuare le situazioni che richiedano il nostro intervento».
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