Roma, picchiata dal fidanzato. Si sveglia dal coma dopo 11 mesi

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“Chiara ce l’ha fatta proprio il giorno dopo la giornata contro la violenza sulle donne. Questa notizia di buona sanità può costituire un messaggio di speranza. Da oggi – conclude – la giovane sarà trasferita al S.Lucia, un Centro di neuroriabilitazione dedicato a questi casi. Una struttura in cui Chiara potrà proseguire quel lungo percorso di recupero in cui tutti noi crediamo”. Così il direttore generale Antonio D’Urso ha commentato la notizia del risveglio di Chiara Insidioso Monda, la ventenne di Casal Bernocchi massacrata e mandata in ospedale dal compagno ora in carcere.

IL PROCESSO – La capacità di stare in giudizio di Maurizio Falcioni, il trentacinquenne accusato del brutale pestaggio della sua compagna Chiara Insidioso, sarà valutata con una perizia psichiatrica. L’incarico, verrà conferito il prossimo 21 ottobre, davanti al gup Giacomo Ebner. Falcioni, operaio edile romano di trentacinque anni, accusato di tentato omicidio e maltrattamenti, picchiò la fidanzata diciannovenne fino a ridurla in fin di vita. Al termine dell’udienza odietna, Maurizio Insidioso, padre della vittima ha dichiarato: “Mia figlia è ridotta in stato vegetativo. In aula ho voluto guardare in faccia chi ha ridotto così Chiara, spero che non riesca a farla franca con cavilli giuridici”.

LE OPERAZIONI E LA LUNGA DEGENZA – Il ricovero è avvenuto nella notte. Un intervento drammatico, in urgenza, per evacuare l’ematoma che si è formato in seguito alle percosse e per effettuare una decompressione ampia della scatola cranica, che può salvarle la vita. Poi seguono altre due operazioni e la ricostruzione della teca cranica con tecnologia avanzata elaborata al computer. Quindi una lunga e faticosa degenza, prima nella terapia intensiva, poi nel reparto di Neurochirurgia del San Camillo.

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