Preti pedofili, Papa Francesco vuole ricorsi più facili

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Un Collegio per decidere sui ricorsi che riguardano i ‘delicta graviora’, cioe’ i delitti piu’ gravi commessi da ecclesiastici – che non siano vescovi o cardinali – contro la fede, i sacramenti e la morale, fra cui rientrano anche i casi di pedofilia e di abusi sessuali da parte del clero: e’ quanto ha deciso Papa Francesco, con un suo ‘Rescriptum’, firmato dal cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano. Il Collegio viene istituito presso la Congregazione per la dottrina della Fede, l’ex Sant’Uffizio, per snellire i tempi nell’esaminare una mole di processi che si sta via via accumulando nel tribunale della Santa Sede.

I RICORSI – Il ‘Rescriptum’ di Papa Francesco integra il motu proprio ‘Sacramentorum Sanctitatis Tutela’ del 2001 poi aggiornato nel 2010, “a motivo del numero dei ricorsi e della necessita’ di garantire un piu’ rapido esame degli stessi”, come si spiega nella premessa. Lo speciale Collegio, istituito all’interno della Congregazione per la dottrina della Fede, sara’ formato da sette membri, cardinali o vescovi, interni o esterni al dicastero vaticano, con un presidente, che saranno tutti nominati dal Papa, presumibilmente in breve tempo, visto che la disposizione pontificia prevede che questo decreto generale esecutivo entri in vigore oggi stesso, con la pubblicazione sull’Osservatore Romano e nel commentario ufficiale ‘Acta Apostolicae Sedis’.

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