Via libera alal riforma del catato. Si tratta del decreto attuativo che rimette in moto le commissioni censuarie, primo tassello della riforma del catasto per censire gli oltre 62 milioni di immobili presenti in Italia. Le nuove commissioni censuarie locali sono 106, a cui si aggiunge la commissione censuaria centrale con sede a Roma che ha funzione di “supervisore”.
TEGOLA PER I FUMATORI – Brutta sorpresa arriva per i fumatori, almeno quelli che fumano le sigarette di “fascia bassa”, quelle ora meno costose: il riordino delle accise che, nei calcoli del Governo, dovrebbe portare un maggior gettito l’anno prossimo di circa 200 milioni.
I TEMPI – Intanto si parte con le nuove commissioni locali e quella centrale che hanno un anno di tempo per insediarsi. Ne faranno parte anche rappresentanti indicati dalle associazioni di categoria, sotto il controllo dell’Agenzia delle Entrate. Ai componenti non sarà dato alcun gettone. Il valore patrimoniale sarà stimato appunto non più in base ai vani ma ai metri quadri, partendo dai valori di mercato rilevati dall’Osservatorio del mercato immobiliare Omi dell’Agenzia delle Entrate e tenendo conto di posizione e carattestiche degli immobili.
Allo stesso modo sarà elaborato un algoritmo anche per calcolare la rendita, partendo questa volta dai redditi di locazione medi, attraverso appunto una formula matematica che metterà in relazione tutto. Accanto all’avvio dei lavori per rivedere i metodi di calcolo, su cui ci sarà un apposito decreto, dovrebbe poi arrivare anche la riforma delle zone del catasto in base all’omogeneità edilizia in modo da superare le micro aree attuali, con cui si dovrebbero anche definire le categorie catastali, che attualmente sono 45 (per il residenziale resterebbero solo tre categorie, otto o nove per le categorie ordinariè e 17-18 per le categorie specialì). Poi partirà il censimentò dei circa 66 milioni di immobili italiani, anche con l’obiettivo, come specificato nella delega, di fare emergere le case fantasma’ ancora sconosciute al fisco. Per quanto riguarda infine le accise sui tabacchi si attendono circa 200 milioni di gettito in più a partire dal prossimo anno.
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