La Lazio è quella che ha una rosa che forse costa meno cara di quella di tantissime altre squadre, in Italia e all’estero, ma è una rosa equilibrata, che ha trovato a distanza di tempo la sua quadratura del cerchio. Ha seminato e ora sta vedendo i frutti crescere e maturare, per fare la raccolta c’è invece ancora tempo.
QUANTI ELOGI – La formazione biancoceleste si prepara per la trasferta di Empoli dove spera di centrare il settimo risultato utile consecutivo. Un ruolino di marcia da prima della classe. In questi giorni sono finiti sotto le parole “Da elogiare” una sfilza di giocatori: da Parolo a Biglia, da Candreva a Mauri, per non dimenticare i due attaccanti di classe Klose e Djordjevic. Poi ci sono tutta una serie di giocatori bravi, che stanno facendo un buon lavoro. Ma non ce ne stiamo dimenticando uno?
MAGO PIOLI – Dietro un’orchestra che suona bene c’è sempre un bravo direttore, e in questo caso bisogna dirlo il merito di quanto sta facendo questa Lazio è anche di mister Stefano Pioli. Arrivato in estate non senza polemiche, e accolto in maniera fredda da molti tifosi, anche se non da tutti.
C’è chi non credeva nelle sue qualità, chi chiedeva di lasciargli tempo. E lui ha fatto dimenticare, si fa per dire, le imprese di Petkovic e Reja. Certo Pioli ne deve fare di strada, deve portare a casa ancora un titolo per scrivere il suo nome nella storia del club, ma bisogna riconoscergli il merito di aver plasmato questa squadra, gli uomini, di aver dato un gioco bello ed efficace.
Con il tempo sono arrivati anche i risultati, che prima lo stavano condannando a una stagione difficile. Pioli non si è abbattuto, ha continuato a lavorare sodo anche in mezzo a una serie di infortuni ha saputo gestire tutto in maniera egregia. Ma il difficile deve ancora venire: restare su questi livelli ed evitare cali. Magari i rientri di alcuni giocatori o un buon mercato a gennaio lo potrebbero aiutare.
MERITO DI TARE – Una parte del merito va anche al ds Igli Tare, che non ce ne vorrà se lo definiamo in questo caso assistente del mago Pioli. Anche Tare oggetto di tante critiche, quando la Lazio si era fatta soffiare Astori dai cugini della Roma. Ma poi ha saputo chiudere trattative importanti che hanno portato giocatori come Parolo, Braafheid, De Vrij e anche lo sfortunato Gentiletti, giocatori che si sono messi in luce ognuno per quanto ha giocato, poco come nel caso dell’argentino ma è bastato per dare un giudizio positivo.
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