Opera di Roma, licenziato dipendente. Sit in davanti al teatro

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Stasera al Teatro dell’Opera andrà in scena il Rigoletto, evento conclusivo della stagione 2013-2014. Ma al di là dei festeggiamenti finali da tempo programmati l’aria che tira al Costanzi e dintorni è decisamente pesante. Proprio oggi il sovrintendente Carlo Fuortes ha licenziato Pasquale Faillaci, rsa della Slc Cgil e artista del coro del Teatro dell’Opera di Roma perché, a quanto pare, avrebbe timbrato il cartellino al posto della moglie (tra l’altro sorella dell”ex sovrintendente Catello De Martino).

LE MOTIVAZIONI – Lui ripete che invece il licenziamento sarebbe arrivato a causa delle sue dichiarazioni fatte alla stampa nelle scorse settimane. Lui si è difeso così: il primo motivo del licenziamento è che “ho fatto delle critiche motivate alla gestione di questo teatro. L’altra motivazione è su un assurdo, legata a una timbratura che non doveva neanche essere e non aveva ragione di esistere, in quanto la lavoratrice per la quale io avrei fatto questa timbratura non era convocata e non era neanche in servizio, e non doveva essere in servizio”. Intanto viene confermato il licenziamento collettivo di coro e orchestra del Teatro dell’Opera.

LA COMUNICAZIONE – A dirlo ai sindacati, in un incontro in programma questa mattina, è stato il direttore del personale, Stefano Bottaro. Lo si apprende da fonti sindacali del Costanzi. Al confronto era assente il sovrintendente Carlo Fuortes. Durante l’incontro i lavoratori  le lavoratrici di coro e orchestra del Teatro dell’Opera di Roma hanno organizzato un sit-in  davanti al Costanzi per manifestare contro il licenziamento collettivo.

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