Traffico Roma, ecco perchè siamo bloccati ogni giorno

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Ben 135 milioni di ore perse nel traffico dai romani ogni anno, equivalenti a un danno economico pari a 1,5 miliardi di euro. Quasi 16mila incidenti, oltre 20mila feriti e 154 morti sulle strade, tra i quali tanti sono pedoni e giovani sulle due ruote, per un costo sociale di 1,3 miliardi all”anno. Due milioni e 800mila veicoli (di cui 700mila motoveicoli) circolanti in citta”, ovvero uno a testa per ogni abitante compresi neonati e 90enni, che portano la Capitale a un tasso di motorizzazione di 978 mezzi ogni 1.000 cittadini, contro i 415 di Parigi e i 398 di Londra. È l”impietosa fotografia del sistema della viabilita” di Roma contenuto nelle premesse del Pgtu, il nuovo Piano generale del traffico urbano realizzato dal Campidoglio e guidato dall”assessore alla Mobilita”, Guido Improta, con l”obiettivo di farlo approvare dall”Assemblea capitolina entro la fine dell”anno, che e” stato illustrato alla commissione Trasporti, presieduta da Annamaria Cesaretti (Sel), dal dirigente dell”Agenzia della mobilita” di Roma Capitale, Alessandro Fuschiotto.

LE CRITICITÀ – I dati negativi non si fermano certo qui: uso del trasporto pubblico fermo al 28% nell”ora di punta e ciclabilita” inchiodata allo 0,6% di uso sistematico, con dati crescenti sia riguardo il pendolarismo dalla provincia, aumentato del 60% tra il 2004 e il 2012 (da 550mila a 800mila spostamenti giornalieri) sia la popolazione extra Gra, passata dal 18% del 1998 al 26% del 2012 e con una previsione del 30% da qui a 5 anni, offerta marginale di mobilita” alternativa, ovvero car e bike sharing, car pooling e mobilita” elettrica, corsie preferenziali ferme a 100 chilometri, non un centimetro in piu” negli ultimi 5 anni, e una riduzione della rotazione della sosta tariffata crollata del 29%, con danni anche per gli operatori economici, dopo l”introduzione di abbonamenti e tariffe forfettarie per le strisce blu completano il quadro che ha praticamente costretto l”amministrazione, dopo 15 anni dall”ultimo Pgtu (era il 1999) a disegnare un nuovo strumento di programmazione di medio periodo con obiettivi la razionalizzazione dei sistemi e dei servizi di mobilita” esistenti e la regolazione della domanda di spostamenti. In sostanza una premessa strategica al Pum (Piano urbano della mobilita”) che definisce e programma le nuove infrastrutture al servizio della mobilita” cittadina.

LE PROPOSTE – Il nuovo Pgtu, percio”, dividendo Roma in sei zone strategiche ognuna con obiettivi e misure specifiche (Mura Aureliane, Anello ferroviario, Circonvallazione esterna, Gra, Extra Gra e Citta” verso il mare) andra” a toccare i nervi scoperti del tpl romano, con obiettivi che vedono da qui a 5 anni, considerando per allora in esercizio la metro C fino a San Giovanni e la B1 fino a Jonio, l”aumento del 6% dell”utilizzo del trasporto pubblico, con 34mila spostamenti in piu” nell”ora di punta, con una velocita” commerciale sugli assi portanti pari al +20%, e un identico incremento di utenti serviti, anche grazie alla valorizzazione dei circa 250 chilometri di ferrovie concesse presenti sul territorio. Per fare questo, e” previsto l”aumento del 40% della dotazione di corsie preferenziali, la creazione di un”isola ambientale (le cosiddette zone 30) in ogni Municipio e per l”intero Centro storico, il raggiungimento del 2% di uso della ciclabilita” sistematica entro 2 anni e del 4% in 5 anni (fino al 10% in Centro storico), la fluidificazione della rete portante con la centralizzazione e il coordinamento semaforico. Infine la triplicazione del servizio di car sharing di Roma Capitale (non quindi Car2go ed Enjoy) che vedra” l”introduzione di fino a 2.500 veicoli a flusso libero, e il potenziamento del bike sharing fino a 80 ciclostazioni con un aumento del parco mezzi di mille biciclette.

I BENEFICI: 600 MILIONI DI EURO ALL”ANNO – Tutto questo, una volta e se realizzato, portera” nelle stime dell”amministrazione a un aumento della sicurezza stradale, con la riduzione delle vittime del 50% (contro il 2011) entro il 2020, e a grossi benefici economici per la cittadinanza, quantificati in circa 600 milioni di euro all”anno, derivanti dalla riduzione dei tempi di percorrenza e la minore emissione di inquinanti dovuti anche alla sosta tariffata e alla limitazione degli accessi nell”anello ferroviario.

LA ZTL DELL”ANELLO FERROVIARIO – Proprio quest”ultima misura ha sollevato nelle ultime settimane diverse polemiche: a fare chiarezza sono stati i tecnici dell”Agenzia della mobilita” capitolina, spiegato che si tratta di un progetto integrato che prevede innanzitutto il potenziamento del tpl su 13 direttrici, la realizzazione di parcheggi di scambio e il potenziamento della rete metropolitana di ferrovie della Regione, perche”, ha spiegato Fuschiotto, “con il sistema attuale altrimenti sarebbe inattuabile”. I bonus mobilita”, quindi, verrebbero introdotti solo alla fine di questo percorso, e non in modo automatico o meccanico, perche” “se a quel punto il monitoraggio della qualita” dell”aria dovesse dare buoni risultati, l”installazione della nuova ztl potrebbe essere spostata nel tempo”. CESARETTI: “PGTU STRUMENTO INDISPENSABILE” – Quello fatto sul Pgtu, ha commentato Cesaretti, “e” davvero un ottimo lavoro, e” uno strumento indispensabile per l”organizzazione della mobilita” di Roma e dell”area metropolitana”. Per raggiungere la massima efficacia, secondo il presidente della commissione “il Piano dovra” essere applicato intorno a quattro punti cardine: il piano industriale di Atac, la verifica della realizzazione delle linee metro in cantiere, la razionalizzazione e riorganizzazione dei bus e l”ammodernamento delle ferrovie concesse, compresa la Roma-Lido”. Quella di stamattina “e” stata una riunione preliminare visto che la delibera e” in fase di confronto con i territori e i Municipi, ma speriamo- ha concluso Cesaretti- che il provvedimento possa arrivare in Aula ed essere approvato entro fine anno per segnare un vero cambio di passo a partire gia” dall”inizio del 2015″.

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