Questa mattina Ignazio Marino ha praticamente occupato gli uffici del Ministero dei Trasporti per avere una risposta definitiva sul perché la tratta di 11 fermate (Da pantano a Centocelle) non potrà essere inaugurata sabato prossimo, pretendendo i nomi dei responsabili da “dare in pasto ai romani” quasi fosse una offesa a lui personalmente indirizzata.
LE MOTIVAZIONI – La risposta del Ministero è arrivata secca poche ore fa: Niente via libera per “insufficienza della documentazione agli atti”, nonché “impossibilità temporale di svolgere le attività necessarie al completamento della verifica della sussistenza delle condizioni di sicurezza e regolarità dell’esercizio”. Motivi per i quali “la Commissione non ha ritenuto possibile rilasciare parere favorevole all’apertura all”esercizio della linea per il 10 ottobre prossimo”. Inoltre la responsabilità del ministero, spiega il documento “è quella di autorizzare l’utilizzo della nuova linea sulla base del parere della commissione sicurezza che verifica le condizioni tecnico-gestionali della rete in grado di assicurare la massima sicurezza per l”utenza.” Ma le verifiche della commissione sicurezza, riunitasi ieri, non consentono “l’avvio funzionale della rete per il giorno 11 ottobre.”
NEL DETTAGLIO – Nello specifico il mancato rilascio del nulla osta riguarda: “Tematiche relative all’esercente Atac” quali “il regolamento di esercizio e le procedure in versione definitiva trasmesse il 7 ottobre (sic) che necessitano di un esame e verifica da parte della commissione.” Le Varianti richieste “per il rilascio del nulla osta tecnico ai fini della sicurezza – varianti software Atac.”
LE ANOMALIE – Inoltre sono state rilevate anomalie sugli impianti che limiterebbero il funzionamento della linea fra il 78 e il 99%. L’esame sommario della documentazione presentata ieri da Roma Metropolitane “evidenzia che alcuni interventi sono programmati entro la data del 10/11 ottobre” e quindi non sono testabili per verificarne la “corretta implementazione” entro la data prevista per l’inaugurazione. Il documento aggiunge che “altre problematiche rimarranno aperte e saranno mitigate attraverso un notevole presenziamento di personale sulla linea, sia di Atac che di Metro C”. altrimenti sono prevedibili “malfunzionamenti del sistema che potrebbero provocare criticità alla regolarità del servizio e alla sicurezza dell’utenza nonostante la presenza di squadre di pronto intervento.” Conclude il documento “in relazione all’insufficienza della documentazione agli atti, nonché all’impossibilità temporale di svolgere le attività necessarie al completamento della verifica della sussistenza delle condizioni di sicurezza e regolarità dell’esercizio, la commissione non ha ritenuto possibile rilasciare parere favorevole all’apertura all’esercizio della linea per il 10 ottobre prossimo e si è aggiornata in attesa della documentazione ancora mancante, rinviando a una successiva valutazione.” Una risposta che non lascia spazio all’ottimismo ostentato stamane dall’assessore ai trasporti Guido Improta che aveva dichiarato al Tg3 Lazio: “Non si tratta di un problema di sicurezza, ma del sistema di segnalazioni e di questioni legate a scale mobili e ascensori”.
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