Ss Lazio, in tre stendono il Sassuolo: ma che fatica

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Gol e spettacolo all’Olimpico dove la Lazio di Stefano Pioli supera per 3-2 il Sassuolo. Un match emozionante in cui i biancocelesti sono sempre stati in vantaggio, rischiando però troppo nel finale. La squadra con l’aquila sul petto ha qualcosa da recriminarsi soprattutto in fase difensiva e per non aver chiuso un match avuto in pugno fin dall’inizio.

PRIMO TEMPO – Lazio che trova presto il vantaggio, all’8’, grazie al secondo gol stagionale di Stefano Mauri, sempre più pedina irrinunciabile. Il capitano biancoceleste esplode una rasoiata mancina dal limite che non lascia scampo a Consigli. I capitolini continuano a premere e trovano il raddoppio sugli sviluppi di un corner grazie alla precisa zuccata di Filip Djordjevic.

Quarta rete consecutiva per l’ariete serbo dopo la tripletta firmata al Barbera lunedì scorso. Mauri e compagni vengono gelati appena sessanta secondo più tardi, quando Sansone premia il taglio di Berardi che con una rasoiata batte un non impeccabile Marchetti. La squadra di Pioli continua ad attaccare a testa bassa e prima dell’intervallo arriva il tris firmato Antonio Candreva che è il più lesto a sfruttare una serie di rimpalli in area ospite.

LA RISCOSSA – Biancocelesti che sfiorano più volte il poker, ma è il Sassuolo ad accorciare le distanze grazie ancora a Berardi. Il talentino neroverde si conquista un penalty che regala anche il doppio giallo a Cana, lasciando i capitolini in dieci. Dal dischetto l’attaccante trasforma e regala dieci minuti di paura all’Olimpico. Al 61’ anche la compagine resta in inferiorità numerica per l’espulsione, anche questa per doppio giallo di Peluso che atterra Candreva al limite.

Biancocelesti che tornano padroni del match e sfiorano con Djordjevic e Parolo il poker in più di una circostanza trovando sulla loro strada un super Consigli. È la squadra ospite ad andare ad un passo dal pareggio con il tuffo di testa di Missiroli su cui Marchetti è bravo ad opporsi. Finale con il brivido con Klose e Felipe Anderson che falliscono due chance da soli davanti al portiere avversario. Al 93’ arriva il triplice fischio e il boato dell’Olimpico. La Lazio ritrova la continuità, ma quanta sofferenza.

 

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