Si sa, i giocatori vogliono giocare, non amano stare in panchina. Se non c’è un infortunio a tenerli lontano dai campi, l’obiettivo è sempre quello di essere titolare, e di far parte delle scelte tecniche di un allenatore. Balde Diao Keita forse non rientra nelle mire di Pioli, si diceva che il giovane dovesse ancora assimiliare qualche schema e modulo, ma di fatto non trova spazio. Almeno non molto.
LE STATISTICHE – In cinque gare giocate dalla Lazio Keita ne ha disputate 3 e nemmeno intere. Solo 169 minuti a fronte dei 450 totali. Nessun gol all’attivo, ma lo stesso si potrebbe dire di Klose che con lo stesso numero di partite di minuti ne ha giocati 193, Djordjevic 340 sempre in 5 gare (3 gol). Lo spagnolo scalpita, lui è giovane, ha firmato per il rinnovo e l’anno scorso ha comunque fatto la sua parte in una stagione disastrosa. Quest’anno si aspettava il salto di qualità, la possibilità di crescere nella squadra. Ma al momento non è così.
IL SUO AGENTE – A Radio Sei, l’agente ha spiegato che Keita ha voluto il rinnovo con la Lazio ma «per giocare e c’è qualcosa che non va». La decisione presa in estate è stata quella di non considerare offerte esterne «per valorizzare il giocatore, ma stando in panchina non è così». Sicuramente è presto per trarre delle conclusioni, ma è una situazione che non dà tranquillità al ragazzo e che apre a tante riflessioni per il futuro. Ha un contratto fino al 2018, ma se non dovesse avere fiducia e spazio da Pioli, potrebbe anche decidere di andare via.
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