Spazio a Marchetti in porta, fiducia a Mauri e a Djordjevic. Keita e Klose ancora una volta in panchina, queste le scelte di Pioli in mezzo a un mare di infortunati, che però alla fine hanno ripagato. Il tutto condito da una gran voglia di ripartire, di dimostrare che la Lazio non era quella vista nei ko precedenti.
SITUAZIONE INFORTUNATI – Braafheid, dopo i giramenti accusati per la botta alla testa rimediata nel match, si è sottoposto a Roma ad accertamenti (ha passato delle ore in ospedale a Palermo e poi è rientrato con l’aereo) tanto per escludere ricadute. Ma dovrebbe tornare a disposizione di Pioli già da domani, se l’esito dell’esame sarà negativo.
Alla Lazio Style Radio il medico sociale Roberto Bianchini ha fatto il punto sulla situazione: «Gonzalez torna a disposizione dei preparatori atletici, e saranno loro a valutare il rientro in gruppo. Discorso simile per Radu, che può tornare a correre. Per Cataldi ci vorrà ancora un po’. Per Biglia altri accertamenti per capire bene qual è la sua reale condizione e i tempi di recupero».
PARERI CONTRASTANTI – Ma la Lazio applaudita da Lotito «concreta, cinica, determinata» non è piaciuta proprio a tutti. L’ex milanista Ambrosini ha affermato che «il Palermo è una squadra che ha qualità, quantità, crea tanto. Non meritava di perdere e nemmeno di prendere quattro gol. Ha fatto un calcio migliore della Lazio».
Sarà anche vero, ma la Lazio quando ha giocato bene non ha raccolto punti, anche questo è il calcio. Pioli guarda avanti e lui sorride: «Nelle due ultime partite avevamo tenuto bene il campo, a Palermo per assurdo abbiano rischiato di più, ma questa prestazione ha dimostrato la bontà del lavoro fatto e che la squadra ha i giusti valori».
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