Basta spedire una raccomandata per ottenere il rimborso di Windows, a seguito dell’acquisto di un PC nuovo con sistema operativo (indesiderato) preinstallato. Questo il risultato della sentenza della Cassazione (19161/2014) giunta la scorsa settimana.
I RICORSI – L’associazione ADUC sostiene che arriverà una valanga di ricorsi. Prevedibile, considerato il fatto che basta scaricare il suo facsimile, stamparlo, compilarlo e spedirlo tramite raccomandata A/R al produttore del proprio PC. Nel caso non si dovesse ottenere il dovuto comunque l’iter giudiziario sarebbe più facile, secondo ADUC.
LA RISPOSTA DELLE AZIENDE – Anche le aziende si stanno comunque muovendo. Acer ad esempio ha stabilito una sua procedura. Per prima cosa bisognerà mettersi in contatto con il call center, poi compilare e firmare il documento di rimborso già disponibile sul sito ufficiale. Dopodiché bisognerà spedire il tutto al Centro Assistenza Acer insieme al prodotto (notebook o PC), il CD del solo sistema operativo (se fornito in origine da Acer) e copia del documento d’acquisto del prodotto. Da rilevare però che si ha diritto al rimborso – secondo Acer – solo entro 30 giorni dall’acquisto.
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