Fiumicino, dimentica il cellulare dopo un furto: romeno arrestato

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Ieri mattina i carabinieri di Civitavecchia hanno proceduto al fermo di un romeno 36enne, D.M., domiciliato presso il campo nomadi di Roma – Eur poiché responsabile del reato di ricettazione e hanno denunciato in stato di liberta due fratelli, poiché responsabili del reato di furto aggravato.

I FATTI – In particolare i carabinieri della stazione di Passoscuro sono intervenuti presso un’officina del luogo dove, nella notte del 19 marzo scorso, ignoti malviventi  avevano messo a segno un furto, portando via vari utensili e attrezzature per effettuare la diagnosi elettronica, per un valore di oltre 15.000 euro.

IL CELLULARE – I carabinieri, nel corso del sopralluogo, hanno rinvenuto un telefono cellulare, evidentemente smarrito dagli autori del reato. Dai controlli eseguiti sulla sim card, accertato che il titolare, cittadino romeno, era domiciliato presso il campo nomadi di Roma – Eur, i carabinieri, in collaborazione col nucleo operativo della compagnia di Civitavecchia e insieme ai carabinieri della compagnia di Roma – Eur si sono recati presso l’insediamento rom.

IL BLITZ – Individuato il proprietario del telefono ed eseguita la perquisizione nell’unità abitativa a sua disposizione, hanno rinvenuto diversi utensili e attrezzi trafugati dall’officina. Le successive indagini hanno permesso di individuare in un magazzino poco distante, tutta la restante refurtiva rubata presso l’officina, nonché numerosi altri oggetti di illecita provenienza, sottoposti a sequestro. D.M. è stato associato presso la casa circondariale di Roma Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria poiché responsabile di ricettazione mentre i due fratelli sono stati denunciati in stato di libertà perché responsabili del reato di furto.

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