Una vera e propria armeria clandestina è stata scoperta dai Carabinieri della Stazione Roma Casalbertone nel corso di un controllo scattato all’interno del campo nomadi di via Salviati. I militari, impegnati nell’operazione, hanno notato da lontano gli strani movimenti di un ragazzo di origini montenegrine di 22 anni che, alla vista degli uomini dell’Arma, ha iniziato a maneggiare freneticamente degli strani e voluminosi fagotti. Quando i Carabinieri si sono avvicinati per vedere cosa stesse facendo, il ragazzo è stato sorpreso ad occultare, nei pressi della sua baracca, dei fucili avvolti in strati di vestiti.
NOVE FUCII SEQUESTRATI – Ne sono stati recuperati 9, tutti in ottimo stato e perfettamente funzionanti, tra carabine, fucili automatici, doppiette e canne sovrapposte di vari modelli e calibri.
Interpellato sulla provenienza e sui motivi della detenzione delle armi, il giovane si è chiuso in un mutismo assoluto. Grazie agli accertamenti eseguiti sulla Banca Dati delle forze dell’ordine è emerso che 7 dei fucili recuperati erano provento di un furto in abitazione messo a segno l’11 marzo scorso nella zona di Spinaceto.
GLI ACCERTAMENTI – Sul conto degli altri due fucili, che al momento dell’interrogazione al terminale non sono risultati oggetti di furto, sono tuttora in corso i dovuti accertamenti. Molto probabilmente il 21enne stava tentando di “piazzare” le armi al miglior offerente, attività che gli avrebbe permesso di raggranellare un bel gruzzolo.
Il giovane nomade è stato portato nel carcere di Regina Coeli, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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