Si torna a parlare ancora di stadio, dello stadio dell’As Roma. Si avvicina la data della presentazione che come ha detto il sindaco della capitale Ignazio Marino a Radio Radio è questione di giorni.
I PIANI – «Lo dirò chiaramente a James Pallotta durante la presentazione dello stadio, che si terrà il 26 marzo (ora è ufficiale, lo ha annunciato la Roma su Twitter, appuntamento alle ore 11 alla sala della Protomoteca in Campidoglio): tutto dovrà essere realizzato nell’ambito della nostra visione complessiva e ambientale della città, ma anche in tempi brevi. Vorrei che il nuovo impianto, se si farà, si possa utilizzare dalla stagione 2016/2017. Il 26 a Pallotta chiederò un piano edilizio e di lavoro che porti a completare l’opera in due anni, e non decenni come successo con la Vela di Calatrava».
Questo uno dei punti toccati da Marino, dimenticando che però solo fino a pochi mesi fa, più o meno a novembre, lo stesso presidente Pallotta aveva parlato di un progetto quinquennale dicendo «Quando sarò sessantenne, i romanisti avranno il proprio stadio», e lui ne ha appena compiuti 56 qualche giorno fa. Insomma sicuramente un Pallotta più cauto del sindaco sui tempi di realizzazione. E poi meglio dire cinque anni e realizzarlo in tre, che magari dire due/tre e realizzarlo in cinque.
LE VERIFICHE – «Il Comune verificherà con molta serietà e rigore la cubatura che dovrà essere utilizzata per portare vantaggi ai tifosi, al club ma anche alla città – ha aggiunto Marino -. Io non sono preoccupato, ma molto attento agli aspetti urbani di viabilità, in modo tale che da un investimento importante di circa 1 miliardo di euro, una grande iniezione economica e occupazionale che può fungere da motore per la città, favorisca anche gli spostamenti dei romani nella vita di tutti i giorni».
IL PROGETTO E IL FUTURO – «Il progetto non è del tutto definito ma ci stiamo lavorando – ha spiegato Svetlana Celli, presidente della commissione capitolina Sport -. Non voglio dare tempi per non illudere nessuno ma potremmo farcela nei prossimi giorni». In conclusione il sindaco di Roma ha ribadito, rispondendo alle dichiarazioni pessimistiche del presidente di Eur spa, Pierluigi Borghini: «Sarebbe molto positivo che un paese dove c’è già uno stadio di proprietà, quello della Juventus a Torino, continui su questo percorso, e credo che una grande, grandissima squadra come la Roma, per i suoi tifosi e per la passione coinvolgente che ispira abbia il diritto ad aspirare di avere un proprio impianto». (Fonte Dire)
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