Sono in tutto quattro le ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e due i provvedimenti di divieto di dimora nella Capitale con l’obbligo di firma.
IL BILANCIO – E’ il bilancio di un’operazione antidroga condotta dalla squadra mobile di Roma che ha individuato nei quartieri di Torre Gaia, Parioli e Flaminio i punti nevralgici di una rete piuttosto articolata di attività di spaccio di sostanze stupefacenti che, in maniera continuativa e redditizia, venivano cedute dagli indagati a terzi acquirenti.
L’INDAGINE – Un’attività di indagine complessa ed estesa poi a perquisizioni locali e personali, disposte dall’autorità giudiziaria nei confronti di altre persone legate alla ”Roma bene”, che a vario titolo potrebbero essere coinvolte nello spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti della Squadra Mobile, diretta da Renato Cortese, hanno quindi eseguito un’ordinanza di misura cautelare per gli arresti domiciliari, disposta dall’autorità giudiziaria, nei confronti di S.S., 63enne, di suo figlio S.A., di 39 anni, C.A., 30enne, e di C.M., 59enne. Nei confronti invece di una 39enne e di un 27enne, il gip del Tribunale di Roma ha disposto invece il divieto di dimora nella Capitale congiunto all’obbligo di firma.
INTERCETTAZIONI – Univoci elementi probatori nei confronti degli indagati che, come emerso anche dalle intercettazioni telefoniche, sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, nell’attività di spaccio che interessava la zona sud-est di Roma e il quartiere di Torre Gaia, operavano C.A. e C.M., mentre nei quartieri di Parioli e Flaminio erano invece attivi S.S. e suo figlio S.A., che avevano scelto quale luogo riservato per le cessioni di stupefacente il centro commerciale Euclide in via Flaminia Nuova.
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