C’è un giudice al Cara al centro dello scontro tra le cooperative italiane e le grandi multinazionali francesi? A quanto si apprende dal quotidiano “Il Tempo” sembrerebbe proprio di sì. Per questo la cooperativa sociale che dovrebbe gestire il centro di Castelnuovo di Porto vuole vederci chiaro e farà un nuovo ricorso, stavolta al Consiglio di Stato. La vicenda riguarda la titolarità della gestione del centro di accoglienza dei rifugiati a nord di Roma di cui “Cinque Quotidiano” si occupò nel febbraio scorso. Il giudice in questione è quello che, spiega la Eriches29 (che si aggiudicò la gara nel luglio 2013), guida la Sezione giudicante in merito ai ricorsi riguardanti la Prefettura di Roma.
UNA SOCIETÀ DI PROPRIETÀ – Il suo nome è Linda Sandulli, giudice che non solo «detiene insieme al marito l’80% di quote della PROETI Srl – spiegano i responsabili di Eriches29 – società edile che riceve metà del suo fatturato proprio dalla Prefettura di Roma e proprio per lavori di manutenzione straordinaria degli alloggi del CARA di Castelnuovo di Porto» ma soprattutto che «dal 2011 emette pronunciamenti in merito ai ricorsi riguardanti la gestione del CARA di Castelnuovo di Porto sempre a favore (di fatto) dei francesi e contro società italiane (prima la Domus Caritatis ed ora noi del Consorzio Eriches 29)».
RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO – Di fronte a questa situazione, e non riuscendo a sbloccare il nodo che impedisce di prendere in gestione il centro, la cooperativa sociale vincitrice Eriches 29 ha deciso di «ricorrere con procedura di urgenza al Consiglio di Stato perché vengano riconosciute le nostre ragioni di vincitori della gara pubblica per la gestione del CARA di Castelnuovo di Porto, anche perché abbiamo già sostenuto e superato, il vaglio di ben 4 giustificazioni scritte e verbali sulla nostra offerta presunta anomala e che ci hanno consentito lo scorso febbraio di stipulare la convenzione con la Prefettura di Roma».
I RECENTI SVILUPPI – La vicenda che si trascinava già dall’estate ha subito un’ulteriore stop con un provvedimento del Tar del Lazio del 24 febbraio scorso che sospende l’aggiudicazione della gara in favore di Eriches 29 a seguito della istanza cautelare del 24 febbraio della ditta uscente Gepsa. Ora il vincitore della Gara, Eriches29 ricorrerà di nuovo «soprattutto perché vogliamo essere giudicati da un Giudice sereno, che non abbia più parti in commedia, che sia obiettivo e che non lasci dubbi sui suoi pronunciamenti perché se è fornitore della Prefettura di Roma proprio per il CARA di Castelnuovo di Porto chi ci assicura che l’accanimento nei nostri confronti sia solo legato alle ragioni del Diritto?».
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